Badante e marito usano i soldi di un'anziana per spese folli e alloggi gratuiti

È stato il nipote di un'anziana ultraottantenne a notare stranezze finanziarie nei conti della nonna, osservando movimenti di denaro sospetti. Preoccupato, ha deciso di denunciare la situazione alle autorità, in particolare ai carabinieri di Rimini. Di conseguenza, è stata avviata un'indagine, sotto la guida del sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha rivelato come, a partire da gennaio 2021, ci fosse stato un deflusso significativo di denaro attraverso assegni, prelievi e pagamenti con bancomat, ammontante a quasi 60mila euro.

Focalizzando la loro attenzione, gli investigatori dell'Arma hanno rivolto le loro indagini verso la badante dell'anziana, una donna ucraina di 48 anni, e suo marito, un connazionale di 55 anni. La coppia aveva beneficiato anche dell'uso gratuito di un appartamento della presunta vittima nella zona di via Covignano. Gli approfondimenti su come fossero stati spesi i soldi hanno portato alla luce come i due avessero intrapreso acquisti spropositati, comprando beni di lusso tramite il conto corrente dell'anziana, la quale, nel frattempo, era stata trasferita in una residenza sanitaria assistenziale (Rsa).

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Tra gli acquisti effettuati con il denaro sottratto vi erano smartphone di ultima generazione, monopattini e altri gadget tecnologici, beni di cui la signora difficilmente avrebbe avuto bisogno. Oltre all'accusa di circonvenzione d'incapace, per la coppia sono scattate anche imputazioni di maltrattamenti. Gli inquirenti hanno infatti appurato che, sebbene la 48enne fosse stata assunta dai familiari dell'anziana, quest'ultima riceveva un'assistenza inadeguata, venendo spesso lasciata sola in stato confusionale. A causa di tali negligenze, è stato necessario più volte l'intervento del 118, a seguito delle frequenti cadute accidentali dell'anziana.