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Il "caso" Monopattini "Norme inapplicabili, mezzi già sicuri e zero benefici concreti"

Gli operatori di sharing mobility dichiarano: "Norme inapplicabili, mezzi già sicuri e zero benefici concreti.

Codice della Strada, RC per monopattini bocciata dalla Corte UE

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La micromobilità urbana, con la sua ventata di novità, ha trasformato le nostre città portando una significativa riduzione del traffico e dell'inquinamento. Tuttavia, il recente Codice della Strada sembra voler imporre ciò che potremmo definire "una boccata d'aria assicurata", in riferimento all'obbligo di responsabilità civile per i monopattini elettrici. Questo vincolo, tuttavia, si è rivelato un vicolo cieco, contraddetto tanto dalla Corte di Giustizia Europea quanto dagli stessi operatori del settore. L'inefficacia normativa è denunciata da Lime Italia, uno dei protagonisti della mobilità condivisa a Milano e Roma. La sentenza della Corte Europea specifica che l'obbligo non può essere applicato ai monopattini, sollevando un grande interrogativo: perché persistere in questa direzione? La questione rimane aperta, come una ruota bucata.

Sicurezza: numeri che superano le aspettative

Enrico Stefàno, Senior Public Policy Manager di Lime Italia, interviene sulla questione sottolineando come, in realtà, la sicurezza dei monopattini non rappresenti affatto un problema. "Il 99,997% dei viaggi a Roma si conclude senza incidenti, un dato paragonabile a quello dell'aviazione," afferma Stefàno in un'intervista all’Adnkronos. “Tuttavia, ci viene richiesto di includere una polizza nei bandi,” dichiara Stefàno, sottolineando come l'RC prevista dal Codice sia “inapplicabile” ai nostri mezzi. "I nostri utenti sono già coperti per danni a terzi e la sicurezza è elevatissima. Cosa aggiunge questa nuova norma? Nulla." Inoltre, l'obbligo del casco finisce per essere interpretato come una misura più simbolica che realmente efficace. "Non apporta alcun vantaggio concreto alla sicurezza," insiste Stefàno, paragonando la proposta alla decisione di mettere cinture di sicurezza su un triciclo.

Confusione tra gli utenti e comunicazione lacunosa

Le complicazioni non si fermano qui, coinvolgendo anche gli utenti che si ritrovano immersi in un mare di dubbi e incertezze. Nei giorni successivi all'approvazione delle nuove norme, Lime Italia ha registrato un impennarsi di domande: “Il servizio cambierà? Cosa succederà ai monopattini?" La causa di tale disorientamento è, secondo Stefàno, la mancanza di una comunicazione chiara da parte delle istituzioni. "La riforma non è stata spiegata adeguatamente, lasciando gli utenti nell'incertezza riguardo al futuro". Nonostante le difficoltà introdotte dalle nuove restrizioni, Lime garantisce la continuità del servizio.

Un'utenza consapevole e proposte ignorate

La comune percezione degli utenti dei monopattini li dipinge spesso come giovani spericolati alla ricerca di divertimento. Eppure, i dati raccontano un'altra realtà. "Oltre il 50% dei nostri utenti utilizza il monopattino per spostamenti sistematici, come raggiungere la metropolitana o il posto di lavoro," precisa Stefàno. "Si tratta di un’utenza responsabile e consapevole, che contribuisce a ridurre traffico e inquinamento." Durante i mesi di discussione, Lime Italia e altri operatori, insieme ad Assosharing, hanno presentato proposte pratiche, come l'esenzione dall'obbligo del casco per i monopattini in sharing. Tuttavia, questi suggerimenti non hanno trovato accoglienza.

Una riforma avvolta da interrogativi

La riforma del Codice della Strada sembra aver complicato inutilmente il quadro per gli operatori, senza apportare vantaggi concreti. Nonostante i dati attestino la sicurezza dei mezzi e la responsabilità degli utenti, gli obblighi di RC e casco appaiono come un intrico burocratico piuttosto che una soluzione reale. La Corte di Giustizia Europea ha già espresso la sua posizione dichiarando l'inapplicabilità dell'RC. E mentre le città continuano a includere richieste di polizze nei bandi, operatori come Lime procedono nel loro cammino, tra incidenti pressoché inesistenti e notevoli benefici per la mobilità urbana. Un paradosso che, per ora, continua il suo tragitto su due ruote elettriche.

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