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Mattarella: «No ai dazi, sì a mercati aperti e collaborazione leale nell'UE»

Il capo di Stato all'anniversario della firma dei Trattati di Roma

Sergio Mattarella

Il presidente Sergio Mattarella (foto Quirinale.it)

«Speriamo che il buon senso prevalga».
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha visitato a Roma il Villaggio «Agricoltura è», in occasione dell’anniversario della firma dei Trattati di Roma.

Il capo dello Stato ha risposto alle domande di alcuni ragazzi. «I mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri interessi vitali di esportazione. I dazi creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile ma dovrebbe essere per tutti i Paesi del mondo inaccettabile. Una collaborazione su regole leali è indispensabile. La risposta non sono i dazi ma le regole da far rispettare», ha aggiunto Mattarella, secondo il quale «Bisogna essere sereni senza alimentare un eccesso di preoccupazione perché la Ue ha la forza per interloquire con calma e autorevolezza per contrastare una scelta così immotivata come i dazi. L’Europa è un soggetto forte, quindi bisogna interloquire con calma ma anche con determinazione».

Bisogna «riflettere al contesto in cui si muoveva questo avvio dell’integrazione europea. Nel 1945 l’Italia usciva da una guerra devastante. Vi erano state brutali dittature e l’abisso dell’olocausto. In quel clima di tragedie, di disperazioni alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi cercarono di capovolgere un’idea, fu una rivoluzione di pensiero. Mettere insieme il futuro dell’Europa. Questo è stato il tentativo da statisti coraggiosi e lungimiranti», ha detto Mattarella, rispondendo alle domande di alcuni ragazzi, un giovane, infatti, gli aveva chiesto dell’avvio dell’integrazione europea.

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