fatti e notizie
Cerca
Sanità
14 Aprile 2025 - 08:26
L’11 aprile si è celebrata la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, istituita ufficialmente dal Ministero della Salute con un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 22 marzo scorso.
L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere una cultura del dono e quest’anno lo slogan scelto è stato: “E tu, hai già detto sì? Donare è una scelta naturale?”. Un messaggio diretto a tutti i cittadini maggiorenni, volto a incoraggiare una riflessione profonda su un gesto che può salvare vite.
“Donare organi è semplice, non comporta alcun costo ed è l’unica strada per offrire una speranza concreta a chi attende un trapianto”, ha sottolineato Giuseppe Feltrin, direttore del Centro Nazionale Trapianti (CNT), l’ente che coordina il sistema trapiantologico italiano sotto la supervisione del Ministero della Salute.
Secondo i dati aggiornati del CNT, sono oltre 22 milioni gli italiani che hanno già espresso la propria volontà in merito alla donazione: circa 15,5 milioni hanno dato il consenso, mentre 6,8 milioni hanno scelto di esprimere opposizione.
Nei primi tre mesi del 2025 si è riscontrato un aumento del 3,4% nelle dichiarazioni di opposizione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le astensioni – ossia chi non si è ancora espresso – sono diminuite dello 0,6%.
Guardando i dati per fascia d’età, emerge che le persone tra i 40 e i 50 anni sono le più favorevoli alla donazione: ben il 68,6% ha detto sì, mentre il restante 31,4% ha preferito dire no. Le resistenze maggiori si trovano invece tra gli over 60, con un tasso di opposizione salito al 48,4% rispetto al 45,5% del 2024. Anche tra i giovani dai 18 ai 30 anni si è registrata una lieve crescita dei “no”, passati dal 33,6% dello scorso anno al 37,9% nel primo trimestre del 2025.
Ma cosa genera ancora dubbi o paure tra i cittadini? Molti temono che acconsentire alla donazione possa influenzare negativamente le cure ricevute in caso di emergenza. Una preoccupazione infondata: in Italia, infatti, la verifica del decesso è affidata a una commissione medica indipendente, separata dal team che si occupa dell’espianto e del trapianto. Nessuna decisione medica viene condizionata dalla volontà di donare.
Va anche chiarito che gli organi possono essere prelevati solo in caso di morte accertata. Stati come il coma o il vegetativo, dove le funzioni vitali sono ancora presenti, non permettono la donazione.
Oggi è molto semplice esprimere la propria scelta: basta farlo in occasione del rinnovo della carta d’identità. Grazie a questo sistema, nel solo 2024, è stato possibile effettuare oltre 4600 trapianti, offrendo una nuova possibilità di vita a migliaia di persone.
I più letti
BolognaCronaca.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Email redazione@cronacabologna.it. Fax. 0116669232 |ISSN 2611-2272
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.