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26 Aprile 2025 - 13:40
Una violenta esplosione ha scosso il porto di Shahid Rajaee, nella città meridionale di Bandar Abbas, affacciata sulle coste iraniane. L'agenzia semiufficiale Tasnim ha diffuso la notizia, citando le parole del direttore generale della gestione delle crisi della provincia di Hormozgan. Al momento, le autorità non hanno ancora individuato con certezza la causa della deflagrazione.
Il bilancio preliminare indica almeno 115 persone ferite, mentre numerose squadre di emergenza sono intervenute immediatamente per soccorrere i feriti e mettere in sicurezza l’area. L'incidente si è verificato in un momento particolarmente teso per l'Iran, coincidente con la terza tornata di colloqui sul nucleare in corso in Oman tra Teheran e Washington.
Un inviato di Tasnim ha ipotizzato che l’origine della tragedia possa essere legata a una petroliera attraccata a nord del molo. La forza dell'esplosione avrebbe raso al suolo un edificio adibito a uffici e danneggiato gravemente numerosi veicoli nei paraggi. Un'altra pista al vaglio degli inquirenti riguarda la possibilità che a provocare l’incidente sia stata la detonazione di un deposito di carburante situato nell’area portuale.
Il porto di Shahid Rajaee non è un luogo qualsiasi: si tratta di un'infrastruttura vitale per l’economia iraniana, uno dei principali crocevia commerciali del Paese. La memoria corre inevitabilmente a un episodio recente: il 14 febbraio scorso una nave cargo proveniente dalla Cina aveva scaricato proprio qui un carico di 1.000 tonnellate di perclorato di sodio, sostanza utilizzata nella fabbricazione di carburante per missili, come segnalato da Iran International.
Le indagini sono in corso, mentre l’area del porto resta presidiata dalle forze di sicurezza e dai tecnici, impegnati a valutare i danni e a prevenire ulteriori rischi.
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