Israele lancia l'offensiva di terra contro Hezbollah in Libano, Crosetto: 'Militari italiani attualmente nei bunker'

La tensione tra Israele e Libano ha raggiunto un nuovo picco con l’inizio di un’offensiva di terra da parte delle forze israeliane. I soldati della fanteria israeliana si sono mossi verso la Linea Blu, una demarcazione tracciata dalle Nazioni Unite che non ha mai rappresentato un vero confine di pace.

Fonti americane hanno previsto un’incursione di terra imminente, confermata dalla decisione del governo israeliano di autorizzare l’operazione. Le forze speciali israeliane sono già operative oltre la Linea Blu, con rapporti che indicano movimenti di carri armati. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso il suo desiderio di un cessate il fuoco immediato.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha incontrato le truppe della brigata Golani, sottolineando l’importanza dell’uccisione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ma dichiarando che non sarebbe sufficiente. Gallant ha promesso di utilizzare tutte le capacità disponibili per affrontare la minaccia.

Nel frattempo, piccoli commando israeliani hanno condotto raid nel sud del Libano, avvicinandosi a Beirut per identificare bersagli per l’aviazione e preparare il terreno per un intervento più ampio. L’intelligence israeliana è consapevole della rete di gallerie scavate dai paramilitari sciiti, armati dall’Iran, e le unità d’élite hanno operato anche all’interno di questi tunnel.

Il personale militare italiano in Libano ha raggiunto posizioni protette e si trova attualmente nei bunker, come confermato dal ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha inviato un messaggio ai leader iraniani, avvertendo che non c’è luogo in Medio Oriente che Israele non possa raggiungere. Netanyahu ha convocato un consiglio di guerra per discutere l’invasione del sud del Libano, con l’obiettivo di distruggere le postazioni di Hezbollah vicino al confine.

L’accelerazione verso l’attacco via terra è stata motivata dalla reazione limitata di Hezbollah alla morte del loro leader supremo. L’aviazione israeliana ha continuato a colpire obiettivi strategici, inclusi arsenali di missili e droni esplosivi, e ha effettuato raid nel centro di Beirut, uccidendo diversi leader militanti.