Accoltellamento a Miramare: identificati i tre responsabili dell'aggressione

Gli investigatori della squadra mobile di Rimini, guidati dal commissario capo Marco Masia, hanno identificato e denunciato a piede libero i tre giovani accusati di aver accoltellato un 25enne di origine albanese lo scorso mercoledì 3 ottobre a Miramare.

Il presunto responsabile dell’aggressione, che ha colpito la vittima all'addome, sarebbe un connazionale di 23 anni, mentre gli altri due coinvolti sono un 20enne e un 17enne, tutti di nazionalità albanese. La polizia indaga per tentato omicidio e sta cercando di chiarire il movente dell'attacco, oltre a verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone in quello che appare come un agguato premeditato.

Secondo una prima ricostruzione, il ferito si trovava intorno alle 15 a bordo di un’auto parcheggiata, in compagnia di un amico, quando i tre aggressori li hanno avvicinati, intimando loro di uscire dal veicolo. Al rifiuto, uno degli assalitori ha rotto il finestrino e, armato di coltello, ha colpito il 25enne, che era seduto al posto di guida. Dopo l’aggressione, il gruppo si è dato alla fuga.

L’amico della vittima ha immediatamente portato il ferito al pronto soccorso di Rimini, dove i medici sono intervenuti con un’operazione d’urgenza a causa della gravità della lesione. Nel frattempo, la polizia è stata allertata sia dal personale sanitario sia da alcune segnalazioni di passanti che avevano sentito le urla provenire dalla strada.

Le indagini, che al momento si concentrano sull’ipotesi di una vendetta o di una rivalità legata a dinamiche di microcriminalità, stanno proseguendo anche grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza. Il 25enne, dopo l'intervento, rimane ricoverato in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Ragazzo di 25 anni aggredito e accoltellato, si cercano i responsabili

Il giovane è stato accompagnato da un amico al pronto soccorso di Rimini, dove è stato operato d'urgenza per una ferita profonda . Adesso è ricoverato in terapia intensiva, ma fuori pericolo