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ELEZIONI REGIONALI 2024

L'amarissima rivincita di Lucia

La Borgonzoni, osteggiata allora da Fratelli d'Italia, prese 3 punti della candidata scelta da Bignami

L'amarissima rivincita di Lucia

Lucia Borgonzoni

Quando, il 26 gennaio 2020, Stefano Bonaccini conquistò il diritto a governare l'Emilia Romagna per la seconda volta, sconfiggendo Lucia Borgonzoni, furono in molti nel Centrodestra - e in particolare in Fratelli d'Italia - a gettare la croce della disfatta sulle spalle dell'attuale sottosegretario alla Cultura della Lega. Sbagliata la scelta di una esponente del partito di Matteo Salvini - questa la narrazione di quei giorni - e ancor di più della giovane parlamentare bolognese, giudicata inadeguata al livello della sfida. La Borgonzoni, in realtà, raccolse il 43,63% dei consensi, con Bonaccini al 51,42%. In questa tornata, Fratelli d'Italia, di fatto, ha imposto agli alleati la candidatura di Elena Ugolini, sostenendo come un personaggio estrapolato dalla società civile avrebbe certamente migliorato i risultati delle precedenti consultazioni. In realtà, oltre a non essere esattamente vergine dal punto di vista politica, specialmente a Bologna e dove era già conosciuta, la Ugolini è stata vissuta, più che un'espressione dell'area civica, come una rappresentante di Comunione e Liberazione, movimento cattolico strettamente collegato alle istituzioni politiche e amministrative, piuttosto che alla società. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: 3 punti e mezzo in meno rispetto alla Borgonzoni, con De Pascale che conquista la Regione con 6 punti e mezzo in più rispetto a Bonaccini. Un vera e propria debacle personale per la Ugolini e politica per chi l'ha sponsorizzata sconsideratamente. Per altro, allargando lo sguardo al contesto generale in cui si sono tenute le due consultazioni regionali, contrariamente alla Ugolini, la Borgonzoni non si poté certo avvalere del ritorno elettorale possibile di tragedie come le due alluvioni degli ultimi 18 mesi, la seconda delle quali in piena campagna elettorale. Infine, dato ancor più pesante, la Borgonzoni, pur soccombendo nel risultato finale, vinse largamente in 4 province su 9, perdendo di misura a Reggio, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e malamente solo a Bologna; la Ugolini, invece, conquista solo il feudo inespugnabile di Piacenza e perde anche nella Ferrara governata quasi ovunque dal Centrodestra.  Insomma, tra i tanti obblighi del dopo-voto, certamente c'è quello di alzare il telefono, da parte dei big del Centrodestra, per chiamare Lucia Borgonzoni e chiederle scusa. 

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