Braccialetto elettronico per un 50enne indagato per aggressione domestica

A Zola Predosa, nella provincia di Bologna, i carabinieri della stazione locale hanno eseguito un'ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), applicando una misura cautelare nei confronti di un 50enne italiano: l'uomo è indagato per maltrattamenti nei confronti della compagna e ora è soggetto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, monitorato tramite un dispositivo elettronico di controllo a distanza.

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Durante gli 8 mesi di separazione l'uomo perseguitava anche la famiglia

La vicenda, come ricostruita dagli agenti, ha avuto inizio nei primi mesi di convivenza tra i due. La donna, trovando il coraggio di denunciare, ha raccontato agli inquirenti di aver subito atteggiamenti aggressivi e minacce da parte del compagno. Un comportamento che, secondo quanto riferito, potrebbe essere stato amplificato dall'abuso di sostanze alcoliche da parte dell'uomo.

La decisione del GIP di applicare il braccialetto elettronico rappresenta una misura significativa nel panorama delle azioni legali volte a proteggere le vittime di maltrattamenti: il dispositivo non solo impedisce fisicamente all'indagato di avvicinarsi alla vittima, ma funge anche da deterrente psicologico, segnalando che la giustizia è vigile e pronta a intervenire.