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SCUOLA
01 Febbraio 2025 - 14:05
Da un mese, gli alunni delle ex-scuole Besta fanno lezione nella nuova sede dell'istituto, il cosiddetto Polo dinamico, dopo il dietrofront del Comune sull'abbattimento e ricostruzione della scuola nel parco don Bosco. Ed è bastato questo primo mese per capire che il nuovo edificio non fa per loro. A testimoniarlo è Cosima Spinelli, insegnante di matematica alle Besta da 18 anni.
Mentre prima, nell'edificio del parco don Bosco, molte attività si potevano fare all'aperto, ora i ragazzi si devono adattare al fatto che tutto si svolge dentro l'aula, dove alcune cose non si possono più fare. Il Polo dinamico infatti non ha aree esterne a disposizione degli alunni, con le aule tutte al primo e secondo piano. In tutto sono 16 le classi che hanno traslocato e una sezione, in particolare, è a tempo prolungato: gli alunni, cioè, sono a scuola fino alle 16, dal lunedì al giovedì. "Così è pesante - spiega la Spinelli- e i ragazzi ne stanno già risentendo e non è neanche giusto, perché avremmo uno spazio adatto a loro. Spero ancora che il Comune ci ripensi e venga incontro alle nostre richieste".
La professoressa delle Besta si chiede quali siano i motivi "segreti" di uno spostamento fatto "in tutta fretta", durante le vacanze di Natale, trasferendo alunni e insegnanti in una scuola "ancora in costruzione, senza palestra, senza aree esterne e vicino a una strada molto trafficata". Sicuramente, aggiunge la Spinelli, "non certo per problemi sismici, perché i ragazzi continuano ad andare in palestra alle Besta E parliamo di ragazzini 11-13 anni, i quali hanno bisogno di muoversi e non riescono a stare troppe ore in classe".
Inoltre, conclude la docente, privati di aree esterne, "i progetti di educazione ambientale non si possono più fare e l'unico motivo ammissibile per questo trasloco sarebbe la riqualificazione delle Besta, condivisa con la popolazione e realizzata in tempi ragionevoli, in modo da vedere di nuovo i ragazzi correre all'aria aperta per la primavera del prossimo anno".
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