Il treno per l'Europa passa anche da Lecce

Che il Bologna, in questo campionato, sia destinato a combattere, è cosa nota fin dall'inizio della stagione. Ma se, prima,  si pensava che uno sforzo in più sarebbe stato necessario solo ed esclusivamente per non sfigurare in Champion's; ora, ci si è accorti come, per raggiungere un traguardo ambizioso - Champion's o Europa League che sia - si deve continuare a combattere e certamente non contro squadre qualunque, ma con la Lazio, la Juventus, il Milan, la Roma e, non ultima, la Fiorentina. E se questa non sembra ancora una volata propriamente detta, perché mancano ancora 15 partite, sicuramente sarà una corsa che il Bologna dovrà fare, non pensando alle disgrazie o fortune altrui, ma facendo conto esclusivamente sulle proprie forze.

Forze che speriamo la squadra abbia in parte ritrovato, prima della trasferta di Lecce. È vero che cinque giorni dall’ultima partita non sono tanti, ma sono già di più, di quelli che i rossoblù, tra un impegno e l'altro, hanno avuto a disposizione nelle ultime settimane. L’assenza di tre pedine fondamentali - Odgaard, Orsolini e Ferguson - potrebbe essere significativa, ma la squadra ha già dimostrato di saper fare fronte anche a queste emergenze. E deve continuare a farlo.

Vincenzo Italiano avrà valutato sicuramente le condizioni di tutti i giocatori e sarà in grado di scegliere la formazione migliore, tenendo bene a mente che il Lecce è una squadra ottimamente assemblata e in grado di costruire un gioco aggressivo, anche se la sua difesa ha dimostrato più volte di non essere granitica. Il Bologna, dunque, dovrà mantenere comunque alti ritmi per tutti i 90 minuti, se vuole assicurarsi il bottino pieno in questa importantissima trasferta.