fatti e notizie
Cerca
ALLUVIONE
19 Febbraio 2025 - 16:20
L'assemblea di ieri sera al Porto-Saragozza
La seduta pubblica del consiglio di quartiere Porto-Saragozza, molto partecipata dalla cittadinanza che, dall'area pedecollinare a via Saffi è stata travolta dalle alluvioni dello scorso autunno, non è servita granché, se l'obiettivo era quello di rassicurare i cittadini circa il fatto che certi eventi catastrofici non si verificheranno in futuro.
In una rapida sequenza di interventi, il presidente del Quartiere, Lorenzo Cipriani, e l'assessore comunale Daniele Ara, supportati, in parte, dal funzionario della Protezione civile, l'ingegnere Enrico Mazzini (nello stesso ordine, foto sotto, da destra verso sinistra), si sono limitati a fare il punto della situazione e a elencare gli interventi che si dovrebbero fare, fuori e dentro i confini del centro storico, per contenere le esondazioni del torrente Ravone.
Di fatto, è sembrato che la riunione fosse stata convocata - come evidenziato dal consigliere di Fd'I, Antonio Turchitto (Foto sotto) - più per fare propria, da parte della maggioranza, la richiesta di un incontro del genere avanzata dalle opposizioni, con una raccolta di firme che ha avuto molto riscontro sul territorio, piuttosto che per illustrare interventi in atto o in via di rapida progettazione.
Ciò non ostante, sono stati diversi gli interventi dei cittadini che, invece di lamentarsi, come sarebbe stato lecito, dei danni subiti, hanno segnalato dove e come esistono ancora criticità preoccupanti, indicando ai "politici" anche le possibili soluzioni da adottare, spesso sulla scorta di esperienze già sperimentate e che hanno dato risultati migliori delle stesse, poche azioni intraprese dagli enti.
Alessandro Guidetti (foto sotto), presente all'iniziativa per conto degli aderenti a UBcc nel quartiere, ha così sintetizzato il dibattito della serata: "È emerso che a distanza di due anni dalla prima esondazione non esiste una relazione tecnica idraulica che possa quantomeno iniziare ad identificare una benché minima parvenza di soluzione e che il "tavolo tecnico", di cui tanto si è paralto, a tutt'oggi, nemmeno esiste. poi, hanno parlato di tre fasi: la prima, è il ripristino e, quindi, suona come l'ammissione che, a ora, ancora non si è risolto nulla: ci si è limitatio, come si dice a Bologna, mettere una pezza; la seconda, riguarderà le opere di modifica della conformità degli attuali canali, ma per essere effettuate bisognerà aspettare la composizione del "tavolo tecnico", la sviluppo da parte di esso dell'analisi della situazione e la conseguente "relazione finale": quindi, siamo di nuovo al palo e si dovranno aspettare anni; infine, le "grandi opere" che, date le due premesse suddette, è come parlare di fantasia".
Turchitto aggiunge come sia stato deprimente, per molti dei partecipanti e per la popolazione del Quartiere, assistere a una seduta, durante la quale nessuno dei rappresentanti delle istituzioni locali ha avuto la premura e l'umiltà di chiedere scusa alla cittadinanza colpita da un disastro che è stato anche frutto dell'incuria e dell'inerzia degli ultimi vent'anni.
Dura nelle critiche anche la rappresentante di Forza Italia, Annamaria Cesari (foto sotto): "È assurdo che, nonostante le evidenze sui rischi del Ravone, note a questa amministrazione da anni, non si sia ancora predisposto un progetto specifico, da parte del Comune e della Protezione civile, su questo corso d'acqua". Per altro, la consigliera azzurra lamenta l'incoerenza della maggioranza anche sugli strumenti da adottare per lenire i danni subiti dai cittadini: "Hanno bocciato recentemente un mio ordine del giorno, per l'esenzione dal pagamento della Tari e dell'Imu dei nostri cittadini alluvionati; poi, però, lo stesso Pd, oggi, ha approvato a San Lazzaro un odg gemello".
Insomma, parole, polemiche e qualche recriminazione, mentre i cittadini che hanno le case nell'alveo di questa ormai pericolosa via d'acqua continuano a scrutare il cielo invernale, nella speranza che, come sta accadendo in modo inconsueto da settimane, piova poco o, appunto, per nulla.
BolognaCronaca.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Email redazione@cronacabologna.it. Fax. 0116669232 |ISSN 2611-2272
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.