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ANTEPRIMA ROSSOBLU'

A Ferguson il compito di alzare il muro contro il Milan

Potrebbe essere lo scozzese il perno tattico di Italiano per battere i rossoneri

A Ferguson il compito di alzare il muro contro il Milan

Lewis Ferguson

Finalmente, è la vigilia della sfida tra Bologna e Milan, quella tristemente rimandata per via dell’alluvione. Per altro, proprio oggi, è stata rilanciata una nuova allerta meteo, in Emilia Romagna (gialla da parte di Arpae), e il sindaco ha prontamente attivato il Centro operativo comunale, per garantire un monitoraggio costante della situazione. 

Pioggia a parte, è tempo di analizzare questa importantissima sfida, che le due squadre affrontano dopo aver vissuto, negli ultimi giorni, situazioni quasi analoghe: il Bologna con la debacle al Tardini, contro il Parma, il Milan a Torino, contro i granata
Entrambe hanno ambizioni europee, ma con approcci completamente diversi. Il Milan deve trovare, per ragioni economiche e di bilancio, una qualificazione Europea; mentre il Bologna vuole semplicemente confermare la passata stagione e continuare la crescita dei suoi giocatori e della società.

Si tratta di una differenza che influisce molto sull’approccio alla gara: il Bologna non ha sostanzialmente nulla da perdere, avendo ancora aperta la partita Coppa Italia e ambendo ad un posto qualsiasi in Europa; mentre il Milan, essendo già fuori dalla Champion's, deve puntare tutto su un piazzamento importante in campionato, sufficiente almeno per l'Europa League.

La partita si giocherà sicuramente su un campo molto pesante - sperando non nelle stesse condizioni viste col Torino, dato che  penalizzerebbe molto la squadra di casa, considerando il gioco che impone Italiano, sia nel pressing alto che sulle fasce - e vedrà il quasi sicuro utilizzo di Ferguson, sulla mediana, per avere più forza nei contrasti e nella riconquista delle seconde palle, per evitare le ripartenze dei fortissimi attaccanti milanisti. Ma il match si giocherà anche sulla capacità delle punte di finalizzare le azioni costruite, in cui Castro, sulla carta, è meno in palla del messicano Gimenez, anche se ogni partita ha la sua storia e spesso conta poco quello che si è fatto la domenica precedente.

In difesa non dovrebbero esserci grandi novità, con la riconferma dei centrali Bukema e Locumi e con l’ingresso di Lykogiannis e Calabria, come terzini. Più complessa, semmai, è la scelta per le fasce, essendoci quattro uomini per due posti. Dal primo minuto, dovrebbero entrare Dominguez e Ndoye, ma sia Orsolini che Cambiaghi possono, nell’ultimo allenamento di oggi, sovvertire questa ipotesi.

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