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OMICIDIO LINSALATA
26 Febbraio 2025 - 18:19
L'imputato e la donna morta per un mix di farmaci
E' stato depositato il ricorso in appello da parte dei legali di Giampaolo Amato, l'ex-medico della Virtus Bologna che lo scorso 16 ottobre è stato condannato in primo grado all'ergastolo. La Corte d'Assise, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, ha ritenuto Amato responsabile degli omicidi della suocera, Giulia Tateo, 87 anni, e della moglie, la ginecologa Isabella Linsalata, 62 anni, morte a distanza di 22 giorni nell'ottobre del 2021. Le due donne sarebbero state uccise dall'imputato, secondo la Procura e i giudici di primo grado, con un mix di Sevoflurano, un anestetico, e Midazolam, una benzodiazepina. Il ricorso è stato depositato dagli avvocati Valerio Spigarelli, ex presidente dell'Unione Camere penali, e Franco Coppi, già difensore di imputati eccellenti come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. I due legali, entrambi del foro di Roma, sono stati nominati il mese scorso in sostituzione di Gianluigi Lebro e Cesarina Mitaritonna, che hanno difeso Amato nel processo di primo grado.
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