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RINCARI DEL BUS

Col ticket maggiorato, l'infermiere viaggia "scontato"

Fino a oltre 150 euro all'anno di contributo per singolo abbonamento

Col ticket maggiorato, l'infermiere viaggia "scontato"

Il biglietto dell'autobus è rincarato? Poco male, almeno per i quasi 17 mila ospedalieri dell'Ausl di Bologna e del Policlinico Sant'Orsola. Infatti, durante un incontro coi sindacati, i vertici dei due enti sanitari hanno annunciato di voler "aumentare ulteriormente le agevolazioni fino al 65% del costo dell'abbonamento annuale Tper".

Dunque, per chi userà l'autobus per andare al lavoro, il contributo per l'acquisto di un abbonamento annuale Tper sale a 150 euro per il personale del comparto e fino a 100 euro per la dirigenza. A questo si aggiunge lo sconto del 15% sul prezzo dell'abbonamento annuale che già Tper garantiva per accordi con le aziende. Così si arriva a coprire il 65% del costo totale dell'abbonamento.

Ausl e Policlinico parlano di "un segno di responsabilità" nei confronti dei propri lavoratori e "in continuità con le politiche messe in atto negli anni per incentivare gli spostamenti con i mezzi pubblici". E' "un atto necessario", commentano i direttori generali Chiara Gibertoni e Anna Maria Petrini: "Vogliamo continuare a promuovere la cultura della mobilità sostenibile nelle nostre Aziende, stimolata da politiche e iniziative concrete di supporto ai lavoratori. Un percorso che proviene da lontano, condiviso con il Comune di Bologna, e che tiene conto degli importanti investimenti che proprio in questi giorni si stanno concretizzando nel territorio di Bologna e metropolitano".

Tutto certamente ottimo, per i medici e gli infermieri e i dirigenti sanitari, tanto... paga il cittadino senza camice! Già, perché non solo biglietti e abbonamenti saranno aumentati per tutti gli altri, ma la Regione ha deciso di rincarare anche ticket e costi delle spese mediche per i cittadini e l'Ausl non è alimentata e non paga dipendenti e fornitori con mezzi propri, ma coi proventi, appunto della fiscalità. 

Com'era ampiamente prevedibile, dopo la levata di scudi per gli inaspettati e fortissimi aumenti di alcuni servizi legati alla mobilità, il Comune - o altri enti pubblici che dipendono interamente dalla politica - sta trattando coi sindacati e con alcune realtà economiche e sociali fasce di garanzia che consentano, in buona sostanza, di tenere alto il livello di consenso verso chi amministra la città. Ovviamente, mentre il cittadino generico sarà chiamato a farsi carico interamente delle nuove tariffe, chi appartiene a quelli che i sociologi definiscono mondi organizzati, cioè, frazioni della società coese e che possono condizionare facilmente opinioni e spostare voti e preferenze, può sperare di rientrare nelle categorie messe al riparo dalle nuove, pesanti esazioni pubbliche.

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