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AVVISI PAZZI
07 Marzo 2025 - 18:32
Emily Clancy
C'è poco da fare, a Bologna: nello stesso giorno in cui la giunta retta da Matteo Lepore, su sollecitazione di alcuni consiglieri della maggioranza, assicurano il massimo interesse e maggior sforzi economici a favore dei detenuti - la cui dignità umana, di fronte alla legge, è fuori discussione, purché ci si ricordi anche che si tratta di persone che, in misura diversa, più o meno grave, hanno nuociuto alla società -, il vicesindaco Emily Clancy rimarca e ribadisce il "vae victis" per i cittadini contribuenti che, pur avendo versato il dovuto al Comune, si sono dimenticati di compilare qualche modulo di accompagnamento.
Per loro, per i gestori di B&B legati alle note piattaforme digitali, non c'è pietà e, pur avendo già pagato le rispettive tasse di soggiorno - secondo la Clancy -, è giusto ed equilibrato chiedere anche 5, 8, 10 mila euro di multe. Per di più, condite con qualche vera e propria presa in giro.
Infatti, il vicesindaco, dopo aver sottolineato che il Comune non ha emesso alcuna "cartella pazza" - sottilizzando sul fatto che i documenti inviati siano, nella burocratica realtà di Palazzo d'Accursio, solo "avvisi", cioè, una contestazione che precede l'ingiunzione di pagamento vera e propria; precisazione che si può giusto commentare con la saggezza popolare, che ironizza su chi distingue puntigliosamente su "zuppa" e "pan bagnato"; dopo aver negato che ci siano intenti "persecutori", da parte dell'amministrazione, o la promozione di "campagne ideologiche"; ha dovuto ammettere candidamente come, in questa partita, siano coinvolti soggetti, ai quali non è stata contestata alcuna evasione della tassa di soggiorno, ma, anzi, che proprio in virtù del pagamento effettuato regolarmente, sono stati scoperti essersi dimenticati di compilare il modulo di rendicontazione.
In altre e più semplici parole, cosa è successo? E' successo che molti proprietari di B&B, che lavorano con le piattaforme digitali, essendo che la tassa di soggiorno viene pagata dal cliente direttamente alla piattaforma stessa, al momento della prenotazione; essendo che queste piattaforme hanno un accordo con gli enti fiscali per riversare altrettanto direttamente questi soldi agli enti creditori; hanno creduto di essere a posto col Comune, nel momento in cui ricevevano, dal sito delle prenotazioni, copia del versamento bonificato a favore del Comune di Bologna. Ed erano altresì convinti, questi proprietari, anche del fatto che le piattaforme avessero consegnato anche la precisa distinta - tot euro per persona, per tot giorni, per ogni singolo B&B - a indicare a quante persone e a quanti pernottamenti e a quali strutture corrispondeva la cifra versata.
Dunque, chi ha operato solo con le piattaforme digitali, non avendo altri clienti da segnalare, ha ritenuto di aver ottemperato automaticamente a tutti gli obblighi. Di contro, invece, il Comune sostiene che, anche non avendo ospitato altre persone all'infuori di quelle accolte tramite le piattaforme, i B&B che non hanno compilato l'apposito modulo sono incorsi nella sanzione prevista e che è fissata a 400 euro a trimestre, non per aver evaso, ma per essersi dimenticati un foglio! Per di più, nella grottesca situazione di esser stati scoperti inadempienti non per aver tentato di nascondersi, ma, appunto, perché segnalati come contribuenti regolari da chi, in loro vece, ha saldato il conto.
La Clancy lo ha detto senza esitazioni e senza tradire dubbi - anche perché leggeva dal telefonino una nota chiaramente scritta dagli uffici competenti - che le rendicontazioni trimestrali costituiscono "obblighi chiari e non possono essere oggetto di interpretazioni soggettive". In verità, non solo non sono così trasparenti e univoche, queste norme e la loro interpretazione, tanto è vero che è stata sempre la vicesindaco a sottolineare come, nell'equivoco, nel 2024, erano caduti già oltre 400 operatori del settore. E il Comune, invece di informare e chiarire meglio la situazione ai proprietari di B&B, avrebbe preferito e trovato conveniente attendere che tanti altri cadessero nell'equivoco.
Per altro, che la cosa "puzzi" molto di ideologia e persecuzione fiscale lo si capisce anche dall'entità della sanzione stessa. La normativa di riferimento, infatti, stabilisce come la mancata presentazione del "report" trimestrale possa essere sanzionata con una cifra che oscilla dai 25 ai 500 euro. Ebbene, anche per coloro che hanno già pagato e ai quali non viene contestata l'evasione, ma, come già detto e ripetuto, solo una mera irregolarità formale nella consegna dei documenti, il Comune di Bologna - lo stesso che ha "benedetto" occupazioni illegittime di proprietà e case pubbliche e private, con il furto o il mancato pagamento anche delle utenze utilizzate, da parte di soggetti singoli o collettivi politicamente amici o graditi - applica a questi contribuenti "concretamente in regola" e solo "formalmente distratti" l'80% dell'aliquota massima, 400 euro per ogni foglio mancante!
Quasi superfluo aggiungere che, nella più parte dei casi, i destinatari di tanta implacabile fiscalità - e mai sostantivo fu più attagliato alla situazione - ricorreranno alle vie giudiziarie, creando un contenzioso di notevoli proporzioni e di complicata soluzione. E dispiace vedere come un partito, Fratelli d'Itlia, solitamente attento ai diritti dei cittadini contro l'esosità dell'imposizione da parte di ogni articolazione della pubblica amministrazione, a Bologna, invece, si sia schierato al fianco della giunta, chiedendo - per voce di Felice Caracciolo - di "colpire gli evasori", i "ladri" che non avrebbero pagato la tassa, "meravigliandosi che si siano persone che le difendono", dimostrando, almeno in questo caso, di non aver capito nulla della battaglia intrapresa, tra gli altri, dalla Confedilizia della città e della Regione, per iniziativa della dottoressa Elisabetta Brunelli.
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