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L'ANALISI DI ALECS BIANCHI
10 Marzo 2025 - 10:53
Jens Odgaard
Finalmente, il Bologna concretizza un'opportunità, tra quelle offerte dal calendario. Vincere a Verona, però, non è stato affatto semplice e solo il rientro di Jens Olgaard ha permesso alla squadra quelle verticalizzazioni necessarie per sfondare il muro eretto degli scaligeri.
Nella prima mezz’ora, i rossoblù mantengono il possesso della palla (alla fine, la statistica dirà per il 68% del tempo), ma fatica a trovare uno sbocco nell’area avversaria, sia sulle fasce, con Riccardo Orsolini e Dan Ndoye, tutti due un po’ sotto tono, che al centro, con Santiago Castro e Odgard, questi ultimi i più attivi nel cercare il tiro.
Poi, un’intuizione di Davide Calabria, il quale, a molti, ha ricordato il Riccardo Calafiori della passata stagione, con un assist dentro l’area per Odgaard, col danese che controlla, tira e supera Montipó. Partita sbloccata e immensa soddisfazione, tra gli oltre 4000 tifosi bolognesi al seguito, i quali hanno certamente goduto, nel vedere la loro squadra in vantaggio, per di più in trasferta, già alla fine del primo tempo.
Il secondo tempo si apre con la sostituzioni di Nikola Moro per un Michel Aebischer tornato disponibile. Il cambio produce subito buoni effetti: le azioni del Bologna si fanno più concrete e solo il portiere veronese impedisce al Bologna, prima stoppando Odgaard, poi, Nicolò Cambiaghi, entrato al posto di Orsolini, di segnare il secondo gol. Il Verona cerca con i suoi uomini migliori - Suslov e il neo entrato Tengstedt - di impensierire la retroguardia felsinea e, al 20°, quasi agguanta il pareggio, se non fosse che l'azione viene annullata fuorigioco. Ma passano solo pochi minuti e, su un tiro innocuo di Cambiaghi, il portiere fa la classica papera, lasciandosi passare la palla sotto le mani, permettendo al Bologna di mettere in cassa uno strameritato doppio vantaggio.
La partita, a quel punto, è sembrata chiusa, ma, al contrario, il Verona ha iniziato a pressare e la compagine petroniana inizia a concedere troppo spazio agli attaccanti dell'Hellas che, in una delle poche azioni sviluppate nei pressi della porta di Lukas Skorupski, riesce a dimezzare lo svantaggio. Da sottolineare che tutte le moviole serali hanno confermato che Daniel Mosquera spinge con la mano la palla in porta.
Un piccolo torto - piccolo perché non decisivo, sia chiaro - che, però, non toglie la soddisfazione di vedere il Bologna issarsi al sesto posto in classifica, a pari merito con la Lazio, prossima avversaria al Dall'Ara, e a due punti dalla Juve.
Adesso, sotto le Due Torri, l'entusiasmo è alle stelle e l'intera città spera che la primavera, ormai alle porte, regali ancora molte altre soddisfazioni calcistiche.
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