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La Priolo "sgrida" Salvini, Fd'I attaca Lepore

Ritardi del Passante e cantieri animano le polemiche opposte di Pd e meloniani

La Priolo "sgrida" Salvini, Fd'I attaca Lepore

Elena Priolo

Irene Priolo attacca frontalmente Matteo Salvini e, sul progetto del Passante, chiede "di non avere più incertezze". Secondo l'assessore regionale, infatti, si tratta di "un progetto che ha avuto una valutazione di impatto ambientale al cantiere zero" e, quindi, "non siamo più disponibili a tentennamenti".

"Riteniamo che questa esternazione del ministro Salvini sia inaccettabile - ha aggiunto la Priolo, riferendosi alle dichiarazioni di Salvini dell'altro giorno -, anche perché è il Ministero a gestire le concessioni autostradali e non è la Regione Emilia-Romagna". Poi, riferendosi al presidente della Confindustria emiliano-romagnola, la Priolo ha concluso: "Noi abbiamo bisogno per il nostro sistema che questa opera abbia un'accelerazione, non un ritardo. Non è possibile che l'Emilia-Romagna sia da questo punto di vista non considerata come una priorità, stante l'importanza del nodo autostradale di Bologna".

Il tema della mobilità, però, è anche nelle corde odierne del gruppo consiliare bolognese di Fratelli d'Italia che, con una nota, dice di accogliere con preoccupazione l'appello lanciato da Ascom sulla situazione critica della viabilità urbana, divenuta un vero e proprio calvario per residenti e commercianti.

L'incessante proliferare di cantieri, avviati senza un criterio apparente, unitamente all'introduzione del sistema Bologna 30, starebbe letteralmente paralizzando il capoluogo: "È sconcertante la superficialità con cui la Giunta ha inaugurato cantieri in tutta Bologna senza una pianificazione accurata né un minimo coordinamento tra i vari interventi. Le arterie stradali sono ora ridotte a lunghissime code di veicoli, i cittadini rassegnati sopportano interminabili attese, con gravi ripercussioni sulla qualità della loro vita e sul tessuto commerciale. Il frastuono proveniente dai cantieri e l'incremento dei livelli di smog, dovuto a tali ingorghi, costituiscono una seria minaccia per la salute pubblica. Le difficoltà per i commercianti sono ingenti: alle perdite economiche dovute alla drastica riduzione del flusso di clientela, si sommano ristori del tutto inadeguati a compensare i danni subiti".

Inoltre, questi ristori non hanno ancora interessato la zona di Borgo Panigale, tra le più penalizzate dall'apertura delle aree di lavoro. L'impossibilità per molti cittadini di accedere a negozi e attività commerciali, secondo i meloniani, comporterebbe un drastico calo degli incassi, mettendo a dura prova un settore già segnato da anni di crisi economica: "Come se ciò non bastasse - concludono -, la Giunta ha deciso ulteriormente di gravare sui commercianti con aumenti ingiustificati delle tariffe per i dehors, dimostrando nuovamente una totale mancanza di contatto con la realtà e le esigenze di chi fatica quotidianamente".

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