Una "Carta del turismo etico" contro le "mafie di taglieri"

Un ordine del giorno per contrastare le infiltrazioni mafiose nelle attività di ristorazione e turismo. Questa è la mossa del Consiglio comunale di Bologna, dopo le inchieste di Libera, su iniziativa dei consiglieri dem Giacomo Tarsitano e Maurizio Gaigher, assieme alla delegata del sindaco alla Legalità, Giulia Sarti. L'assemblea ha approvato un documento per "irrobustire gli anticorpi istituzionali e comunitari per aumentare la reattività e la prevenzione a fenomeni di alterazione del mercato e di proliferazione di attività illecite in grado di inquinare l'economia legale". Il documento invita la giunta a costituire con l'Università un gruppo di studio dedicato all'analisi del tessuto commerciale cittadino, al fine di proporre azioni da strutturare per contrastare le infiltrazioni mafiose e lo sfruttamento lavorativo.

Parallelamente, Palazzo D'Accursio dovrà mettere a punto una "Carta del turismo e del commercio etico", con tutte le realtà coinvolte sul tema. "Abbiamo richiesto di implementare e potenziare tutti gli strumenti del Comune tesi a prevenire e contrastare il radicamento delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, i reati contro la pubblica amministrazione, i reati economici e tributari, con particolare attenzione ai fenomeni di riciclaggio di denaro, evasione ed elusione fiscale", spiegano Tarsitano, Gaigher e Sarti. Il voto è stato anticipato da un lavoro approfondito nella sesta commissione consiliare, per ascoltare le associazioni di categoria, i sindacati, gli ordini professionali, il mondo accademico ed il terzo settore.