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L'ANALISI DI ALECS BIANCHI

Una squadra "inarrivabile" ha distrutto la Lazio

Vincenzo Italiano, oggi, batte ai punti Thiago Motta

Una squadra "inarrivabile" ha distrutto la Lazio

Miranda, il suo assist per Odgaard ha dato il via alla goleada

Un aggettivo per sintetizzare la prestazione del Bologna contro la Lazio? Inarrivabile!

La squadra messa in campo da Vincenzo Italiano trasudava energia e capacità di gioco, con un fraseggio stretto ed un controllo di palla che, fino ad ora, non era ancora riuscita ad esprimere compiutamente. Sarà stata la settimana completa di allenamenti, sarà stata l’abbondanza di uomini in piena forma, quel che si è vista è stata una partita magistrale, sia in termini di risultato che di gioco.

A Bologna, non si è abituati a vittorie così roboanti, specialmente contro squadre che alla partenza dovrebbero essere - per monte ingaggi e qualità tecniche - un gradino sopra ai rossoblù. La differenza tra i felsinei e gli altri, almeno in questo momento, sembra nella capacità dell'allenatore di assemblare una squadra fatta a sua immagine: concreta e spregiudicata, allo stesso tempo. Basti pensare che, a un certo punto, si è visto Lucumì pressare i giocatori della Lazio nella loro area, costringendoli ad un rinvio frettoloso e subito preda del centrocampo bolognese.

Non è facile commentare un 5 a 0, perché sembra che non esserci stata partita e, invece, il Bologna ha costruito questo risultato così rotondo solo nel secondo tempo, mentre nel primo ha dovuto industriarsi, per trovare l’occasione giusta per scardinare la difesa laziale. L'opportunità, alla fine, è nata grazie a un cross al bacio di Juan Miranda, il quale ha permesso a Jens Odgaard di siglare la sua sesta rete in campionato.

Poi, sono bastati i primi cinque minuti del secondo tempo, per mettere la parola fine alla partita: uno splendido gol di Riccardo Orsolini - con uno pallonetto su un incolpevole Provedel, su un magnifico assist di Dan Ndoye  - e un gol a giro dello stesso giocatore svizzero, su assist di Lewis Ferguson, hanno aperto addirittura la strada della goleada.

Dopo, è stato solo puro spettacolo, col goal di Santiago Castro che, ostinatamente, cercava la marcatura personale da inizio partita, e il colpo di testa di Giovanni Fabbian, dopo una magistrale giocata corale da fare vedere e rivedere nelle scuole calcio.

Il Bologna, così, sale al quarto posto in classifica e si candida - se qualcuno nutriva ancora dei dubbi, oggi se li è dovuti togliere - a partecipare alla prossima Champion's League e, s dovesse accadere, il prossimo fine estate l'avventura europea non inizierebbe certo con l’handicap della passata stagione.

Nota a margine, Italiano con i 53 punti in 29 partite supera quelli della gestione di Thiago Motta: la Curva Giacomo Bulgarelli ha sottolineato questo record con cori che - lo si può ben dire - certificano che lo “stranino” è stato dimenticato, per iniziare a  guardare solo in avanti. Con orgoglio e speranza.

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