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Rifugiato assolto
20 Marzo 2025 - 09:30
Un uomo fuggito dalla guerra in Ucraina, rifugiato in Italia con un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, ha ricevuto 50 multe in meno di quattro mesi per aver attraversato ripetutamente le corsie preferenziali di Bologna. Il totale delle sanzioni ammontava a quasi 5.000 euro. Tuttavia, il giudice di pace ha annullato tutte le multe riconoscendo l'"incolpevole ignoranza" dell'uomo.
Il protagonista della vicenda lavora come giardiniere nel Bolognese e tra ottobre e gennaio ha percorso più volte le corsie di via Murri e via Matteotti senza sapere che fossero riservate ai mezzi autorizzati. Non conoscendo bene l'italiano, non aveva compreso la segnaletica stradale. Assistito dall’avvocato Jacopo Mannini, ha presentato ricorso sostenendo di non aver agito con dolo, ma per un errore in buona fede.
Nella sentenza, il giudice Simona Santini ha evidenziato come le barriere linguistiche e culturali abbiano reso difficile per l’uomo interpretare correttamente i segnali stradali. Inoltre, ha sottolineato la sua vulnerabilità e le precarie condizioni economiche. La decisione si basa anche sul principio che violazioni commesse in un breve lasso di tempo possono essere considerate come un’unica infrazione, riducendo così la sanzione complessiva.
Secondo il giudice, non vi era volontà di trasgredire la legge e, se l’uomo fosse stato consapevole delle conseguenze, non avrebbe reiterato l’errore. La sproporzione tra la gravità delle infrazioni e l’importo delle multe ha contribuito all’annullamento delle sanzioni. L’avvocato Mannini ha commentato con soddisfazione la sentenza, ritenendola una vittoria sia dal punto di vista giuridico che del buon senso.
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