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COMMERCIO
21 Marzo 2025 - 13:52
La giunta ha deciso: approvato un solo progetto commerciale in deroga al vincolo Unesco, chiusa un'attività che non avrebbe rispettato i vincoli, bocciate altre 17 richieste sono state bocciate.
A brindare, oggi, sono i promotori di "Cesarine nel centro storico di Bologna", l'idea di un un home restaurant, diffuso in città e "con l'intento di promuovere la tradizione gastronomica bolognese attraverso esperienze culinarie autentiche, vissute in un contesto intimo, accogliente e familiare".
Il progetto offrirà corsi di cucina, pranzi e cene conviviali, "promuovendo una socialità sana e accessibile, offrendo ai residenti e ai turisti l'opportunità di vivere esperienze significative legate alla tradizione culinaria locale, secondo un modello di turismo sostenibile e di qualità, lontano dalle dinamiche del turismo di massa".
In altre parole, Matteo Lepore orienta le politiche della giunta verso l'élitismo, puntando su quel genere di turista che può spendere di più, preferendo servizi più esclusivi e costosi.
La Giunta ha anche approvato la decadenza della titolarità del progetto speciale Floris profumi e bistrot, ubicato in via Drapperie 10, e che, approvato nel 2021, sarebbe risultato in "difformità" rispetto all'"attività autorizzata". Secondo il progetto avanzato in Comune, l'esercizio di vicinato avrebbe dovuto produrre e vendere profumi personalizzati e prodotti collegati al tema food fragrances. I vigili, però, in svariate ispezioni, "hanno invece rilevato che nel locale si svolgeva prevalentemente attività di bistrot". La contestazione di Palazzo d'Accursio era stata impugnata anche davanti al Tar, ma con esito favorevole alla tesi dell'amministrazione.
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