La Cgil chiede di "redistribuire" i profitti del Cosmoprof

L'indubbio, solare successo del Cosmoprof è spunto per una polemica socio-economico da parte della Cgil. La città, infatti, è stata sold-out negli alberghi e nei ristoranti e il sindacato chiede l'apertura di una riflessione sulla redistribuzione della ricchezza generata dal turismo.

"I numeri di questi giorni evidenziano la necessità che non siano solo i datori di lavoro a guadagnare - sostiene Sonia Sovilla, della Filcams-, ma che ci sia una distribuzione dei profitti tra tutti coloro che hanno contribuito a generarli. C'è la necessità di confermare il modello del confronto tipico del nostro territorio, ma anche di comprendere che l'esplosione del turismo come leva occupazionale e settore strategico per la città, implica la necessità di trovare soluzioni innovative su trasporti, strutture ricettive, politiche pubbliche a salvaguardia di chi ci abita stabilmente, ma anche tese a migliorare l'offerta turistica nel suo complesso".

"Per quanto ci riguarda - dice ancora la Sovilla -, sono una priorità la qualità del lavoro che si sta creando e la necessità di individuare forme di redistribuzione dell'enorme ricchezza che si sta producendo. Lo abbiamo ribadito all'apertura del tavolo metropolitano sul turismo e lo confermiamo dopo questi giorni, nei quali migliaia di lavoratori e lavoratrici hanno lavorato incessantemente in fiera, nei ristoranti, nei pubblici esercizi, negli alberghi, per l'evento del Cosmoprof: lavoro non sufficientemente retribuito e  che va valorizzato anche con una adeguata contrattazione di secondo livello, territoriale, di sito, aziendale a seconda del settore coinvolto".

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