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27 Marzo 2025 - 19:58
La morte tragica di Mario Govoni, l'uomo travolto in via Molinelli, diventa il pretesto, per il Comitato Boogna 30, per incalzare il Comune ha fare ciò che, per la verità, l'amministrazione ha già interesse a fare. "E' il momento delle responsabilità e dell'impegno per tutte e tutti a Bologna - dicono quelli del Comitato -. A gennaio, dopo il primo anno, avevamo detto che i dati erano positivi, a dimostrazione che la Città 30 funziona. Ma anche che non si possono considerare un risultato definitivo e occorre un'attenzione continua, come l'attualità delle ultime settimane purtroppo conferma".
"Siamo stati - dicono ancora questi supporter della giunta - e saremo sempre collaborativi e al fianco del Comune, quando si impegna per la Città 30, ma continueremo anche a dire e fare tutto quel che serve per farla funzionare e salvare vite umane. Abbiamo presentato le nostre priorità di azione per iscritto all'assessore Campaniello e confermiamo la disponibilità a incontrare al più presto il sindaco e l'assessore per parlarne".
In particolare, concludono: "chiediamo per l'ennesima volta che i controlli dei vigili riprendano immediatamente con infovelox e telelaser sulle vie a 30 chilometri orari, per far rispettare limiti di velocità e precedenza sulle strisce pedonali. Saranno anche rimasti lo stesso numero in totale, ma sono spariti dove più servono: vanno rimessi sulle radiali e le altre principali strade a 30 chilometri orari, quelle più incidentate e frequentate dai cittadini".
Eppure, dalle loro stesse parole si evince come, in una città a traffico impazzato quale certamente è oggi Bologna per una molteplicità di ragioni, non sono dei cartelli in più o in meno a poter evitare incidenti che, più che alla velocità - si sta sempre e comunque parlando di 30, 50 o 60 chilometri all'ora, quando si va fuori dai limiti. Cioè, velocità che consentono l'arresto del veicolo in massima sicurezza, se ce n'è l'opportunità -, sono imputabili alla distrazione al volante, contro la quale qualsiasi prevenzione diventa carente.
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