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Occupazione al Copernico: un ragazzo ha rischiato di morire

In coma etilico, è stato ricoverato d'urgenza. Danni all'istituto, invaso anche da "incappucciati"

Occupazione al Copernico: un ragazzo ha rischiato di morire

All'istituto scolastico Copernico di Bologna si è verificata una situazione di crescente tensione e pericolo, durante l'occupazione che è ancora in corso.

Un giovane studente è stato ricoverato in coma etilico, accasciandosi sul marciapiede di fronte alla scuola, in via Garavaglia, mercoledì sera. Immediatamente soccorso, è stato trasportato in ospedale, dopo la chiamata d'urgenza del personale scolastico al 118. Dopo una notte in osservazione, il ragazzo è rientrato a casa e le sue condizioni sono migliorate.

Contemporaneamente, gravi atti di vandalismo sono stati effettuati all'interno dell'istituto, dove due porte di recente installazione - nei bagni del lotto 5 - sono state danneggiate, probabilmente con l'uso di una sedia o un estintore. La dirigente scolastica, Claudia Giaquinto, è intervenuta fermamente dichiarando che i ragazzi dovranno ripagare i danni arrecati nell'istituto. Ha inoltre sottolineato l'incoerenza di protestare per una migliore manutenzione scolastica, per poi commettere tali danneggiamenti.

L'occupazione studentesca del liceo Copernico ha generato numerosi disordini, portando la dirigenza a segnalare i fatti alla Questura e al Provveditorato. La preside Giaquinto ha affermato che solo la presenza del personale scolastico ha evitato ulteriori problemi. Durante un Collegio Docenti straordinario, il corpo docente ha espresso all'unanimità il bisogno di esprimersi, condannando l'atto dell'occupazione, ritenendolo un mezzo di protesta che non condividono.

gli insegnanti hanno parlato, infatti, di occupazione inusuale, denunciando la forzature di finestre e la presenza di persone con il volto coperto da passamontagna, cose mai accadute negli anni passati. Nonostante l'impegno dell'istituto nell'ascoltare le necessità degli studenti, la partecipazione all'assemblea indetta è stata scarsa. Il dialogo con gli studenti da parte della dirigenza e del corpo docente è stato costante, ma preoccupano le richieste degli occupanti, come il riconoscimento formale del Collettivo, considerate fuori dal percorso democratico dalla dirigenza.

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