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DISSESTO IDROGEOLOGICO
28 Marzo 2025 - 14:18
Un frangente della conferenza stampa di ComiColli
ComiColli avrebbe le idee ben chiare, sugli interventi da fare nelle alture sovrastanti la città, al fine di evitare - o quanto meno limitare - i fenomeni alluvionali dell'autunno scorso e mettere in sicurezza l'intera area, rendendola più fruibile e piacevole anche per il resto della cittadinanza bolognese.
Quelli spiegati ai giornalisti dai vertici dell'associazione - Francesco Cicognani e Anna Maria Cesari, per l'occasione ospiti del Circolo Bononia, e supportati dall'ingegner Beatrice Rinaldi, collaboratrice del professor Cesare Sangiorgi, estensore di uno dei tre progetti, quello più corposo, inerente la viabilità sui colli - sono interventi 360° e che vanno dalla semplice organizzazione di una rete di recupero delle acque di scolo delle grondaie alla creazione di una rete di vasche di laminazione; dall'individuazione e dalla protezione degli attraversamenti della fauna selvatica alla realizzazione di vere e proprie mini-centrali energetiche ecologiche; dalla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali drenanti ai margini delle strade collinari alla creazione di stagni e piscine balneabili che, all'occorrenza, possono essere trasformate in "recipienti" per la raccolta e il rallentamento dell'acqua piovana.
Tante e diverse ipotesi concrete, ma anche tanti e diversi ostacoli e interlocutori burocratici che, caso per caso, andrebbero o coinvolti o superati, per fare in modo che l'apparente "mummificazione vincolistica" della Collina, pensata un tempo per impedire speculazioni di carattere edilizio, continui, però, anche a ostacolare il coinvolgimento - indispensabile - di residenti e proprietari nella cura di un territorio che oggi è tanto appariscente quanto bisognoso d'urgenti attenzioni.
La strada da percorrere, par di capire, per ComiColli è la stessa già intrapresa per il tema della Sicurezza: un confronto col Comune finalizzato al raggiungimento di un accordo, di un protocollo che, individuati gli interventi ritenuti di pubblico interesse, individui responsabilità, opportunità, attuatori e, sopra a tutto, risorse, sia in termini di finanziamento di opere che di sgravi per l'eventuale privato che decidesse di accollarsi la realizzazione di questo o quell'altro "step" del progetto.
Nulla di immediato - sottolinea ComiColli -, dato che la sistemazione completa della collina di Bologna, dopo decenni di sostanziale trascuratezza, necessiterebbe di un analogo orizzonte temporale. Però, avendo chiara l'agenda degli interventi da effettuare e dei risultati da raggiungere, col coinvolgimento attivo di chi, vivendoci nella parte alta della città, si potrebbe iniziare a breve a mettere a posto i primi e più urgenti tessere del complicato puzzle. E, infatti, Cicognani e la Cesari hanno molte aspettative - dopo gli incontri con gli assessori Michele Campaniello, Mobilità e infrastrutture, e Daniele Ara, che ha la delega per le reti idriche - per la prossima tappa del percorso: un incontro-sopralluogo coi tecnici comunali nelle zone interessate dai loro progetti e che - come via Golfreda - necessitano di un lavoro di ripristino e messa in sicurezza più pressante di altri.
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