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DISSESTO IDROGEOLOGICO

ComiColli cerca l'intesa col Comune, in nome della "concretezza"

Presentati alla stampa i progetti illustrati a Campaniello e ad Ara

ComiColli cerca l'intesa col Comune, in nome della "concretezza"

Un frangente della conferenza stampa di ComiColli

ComiColli avrebbe le idee ben chiare, sugli interventi da fare nelle alture sovrastanti la città, al fine di evitare - o quanto meno limitare - i fenomeni alluvionali dell'autunno scorso e mettere in sicurezza l'intera area, rendendola più fruibile e piacevole anche per il resto della cittadinanza bolognese.

Quelli spiegati ai giornalisti dai vertici dell'associazione - Francesco Cicognani e Anna Maria Cesari, per l'occasione ospiti del Circolo Bononia, e supportati dall'ingegner Beatrice Rinaldi, collaboratrice del professor Cesare Sangiorgi, estensore di uno dei tre progetti, quello più corposo, inerente la viabilità sui colli - sono interventi 360° e che vanno dalla semplice organizzazione di una rete di recupero delle acque di scolo delle grondaie alla creazione di una rete di vasche di laminazione; dall'individuazione e dalla protezione degli attraversamenti della fauna selvatica alla realizzazione di vere e proprie mini-centrali energetiche ecologiche; dalla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali drenanti ai margini delle strade collinari alla creazione di stagni e piscine balneabili che, all'occorrenza, possono essere trasformate in "recipienti" per la raccolta e il rallentamento dell'acqua piovana.

Tante e diverse ipotesi concrete, ma anche tanti e diversi ostacoli e interlocutori burocratici che, caso per caso, andrebbero o coinvolti o superati, per fare in modo che l'apparente "mummificazione vincolistica" della Collina, pensata un tempo per impedire speculazioni di carattere edilizio, continui, però, anche a ostacolare il coinvolgimento - indispensabile - di residenti e proprietari nella cura di un territorio che oggi è tanto appariscente quanto bisognoso d'urgenti attenzioni.

La strada da percorrere, par di capire, per ComiColli è la stessa già intrapresa per il tema della Sicurezza: un confronto col Comune finalizzato al raggiungimento di un accordo, di un protocollo che, individuati gli interventi ritenuti di pubblico interesse, individui responsabilità, opportunità, attuatori e, sopra a tutto, risorse, sia in termini di finanziamento di opere che di sgravi per l'eventuale privato che decidesse di accollarsi la realizzazione di questo o quell'altro "step" del progetto.

Nulla di immediato - sottolinea ComiColli -, dato che la sistemazione completa della collina di Bologna, dopo decenni di sostanziale trascuratezza, necessiterebbe di un analogo orizzonte temporale. Però, avendo chiara l'agenda degli interventi da effettuare e dei risultati da raggiungere, col coinvolgimento attivo di chi, vivendoci nella parte alta della città, si potrebbe iniziare a breve a mettere a posto i primi e più urgenti tessere del complicato puzzle. E, infatti, Cicognani e la Cesari hanno molte aspettative - dopo gli incontri con gli assessori Michele Campaniello, Mobilità e infrastrutture, e Daniele Ara, che ha la delega per le reti idriche - per la prossima tappa del percorso: un incontro-sopralluogo coi tecnici comunali nelle zone interessate dai loro progetti e che - come via Golfreda - necessitano di un lavoro di ripristino e messa in sicurezza più pressante di altri. 

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