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OCCUPAZIONE DELLE SCUOLE

Il preside delle Bassi avverte: "Occhio, chi rompe, paga!"

"Queste iniziative non possono mai essere legittimate dai dirigenti scolastici"

Il preside delle Bassi avverte: "Occhio, chi rompe, paga!"

Il preside delle Laura Bassi, l'ultimo liceo in ordine di tempo a esser stato occupato, questa mattina, mette in chiaro che gli studenti maggiorenni saranno chiamati a "rispondere personalmente in sede penale, civile, amministrativa e disciplinare per eventuali fatti dolosi o colposi che arrechino pregiudizio o danno a cose o persone, mentre nel caso degli studenti minorenni la responsabilità ricadrà sui genitori".

Inoltre, la scuola fa sapere che saranno poste "a carico degli studenti responsabili le spese per: pulizie straordinarie che si renderanno necessarie; ripristino o sostituzione di arredi, sussidi didattici, computer e ogni altra attrezzatura di proprietà della scuola eventualmente danneggiata".

L'occupazione è partita "nonostante i numerosi tentativi messi in atto dalla dirigenza e dai docenti" per mettere in piedi "un dibattito-confronto su tematiche richieste dagli studenti stessi", scrive il preside, "finalizzato anche ad una eventuale disponibilità per iniziative di cogestione". Ma questi tentativi non sono andati in porto e, a seguito dell'incontro con una delegazione degli studenti promotori dell'occupazione, si è convenuto che "durante il periodo dell'occupazione non sarà possibile effettuare le ordinarie lezioni nella sede di Broccaindosso e, viste le intenzioni manifestate dagli occupanti, non è assicurata la possibilità di svolgere le lezioni nella sede centrale e nelle altre sedi", cioè, i locali di via Sant'Isaia, via Ca' Selvatica e via del Riccio.

"Nonostante i tentativi di evitare la permanenza nei locali scolastici durante la notte - ha detto il preside Michele Iuliano- gli occupanti hanno insistito per proseguire la protesta anche negli orari notturni".

Per questo il preside, "nel ricordare che la modalità dell'occupazione non può mai essere legittimata né autorizzata, ritiene opportuno informare che dopo la chiusura dell'istituto da parte dei collaboratori scolastici, gli studenti che rimarranno all'interno dei locali dell'istituto saranno direttamente responsabili di ciò che accade. Si avvisano quindi studenti e famiglie che eventuali danneggiamenti o furti saranno addebitati ai responsabili, qualora sia possibile individuarli".

Nel frattempo il Collettivo del liceo diffonde un lungo manifesto con le ragioni dell'occupazione: si spazia dai problemi del sistema scolastico italiano a quelli specifici del Laura Bassi (come quelli relativi a "infrastrutture e condizioni igieniche" e al "disagio psicologico"), passando per il "genocidio in Palestina" e le rivendicazioni finali: "Ripresa degli spazi", "Educazione sessuo-affettiva" e "Stabilizzazione dei professori precari".

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