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Dopo l'ennesima rissa armata, la città ha veramente paura

Vola la petizione di Una Bologna che cambia. Proteste di Fd'I, Indipendenza!, FI e Lega

Dopo l'ennesima rissa armata, la città ha veramente paura

Il parco dove è avvenuta la rissa con machete

Non ha fatto a tempo a diffondersi, la notizia della rissa all'arma bianca, nel Parco Farpi Vignoli, che la petizione indetta da Una Bologna che cambia, già molto partecipato fin dai primi giorni, è volata quasi a tremila sottoscrizioni, superando agilmente di quasi 1000 firme la quota necessaria per essere posta all'ordine del giorno del consiglio comunale e portandosi a ridosso del risultato - 5 mila - posto come obbiettivo dalla stessa associazione.

"Un risultato che ci riempie di orgoglio - dice Giorgio Gorza -, su un tema evidentemente molto sentito nella nostra città. Un dato su cui riflettere è la sottoscrizione da parte delle donne che ad oggi vede una partecipazione del 60% rispetto al 40% degli uomini. Questa percentuale evidenzia quanto il tema della sicurezza sia più sentito da chi realmente vede le proprie libertà personali limitate, anche solo nel percorrere le strade cittadine in sicurezza durante le ore serali. Costringere indirettamente le cittadine al coprifuoco non deve essere la soluzione". 

La petizione può essere firmata sia in presenza che on line, collegandosi al link: https://www.ubcc.it/sicurezza/petizione-sulla-sicurezza-di-bologna 

Ma la vicenda non poteva non sollevare polemiche anche tra i partiti. Per Fratelli d'Italia, ciò che è accaduto in via Agucchi "rappresenta un fatto di estrema gravità che conferma quanto da tempo denunciamo: il problema delle baby gang esiste ed intere zone della città sono a rischio. Non basta fare un sopralluogo dopo l'accaduto, occorre agire prime e prevenire. La realtà delle baby gang è sfuggita di mano e non si può continuare a minimizzare il problema come fa la sinistra al governo della città". Se l'amministrazione comunale ha le sue colpe, "specialmente dal punto di vista dell'approccio - aggiunge Giovanni Preziosa, portavoce cittadino di Indipendenza! -, non si può non rilevare come anche per il questore il problema, almeno fino a poche settimane fa, nemmeno esisteva. E considerare inesistente un fenomeno non è certo l'atteggiamento migliore per contrastarlo efficacemente". 

Anche perla Lega occorre "intensificare i controlli e il presidio della zona, così da evitare e ripetersi di situazioni come queste", mentre Daniele Aiello,  Forza Italia, oltre a sollecitare un "intervento immediato", rileva di aver partecipato "due mesi fa a un incontro pubblico, organizzato dalla presidente del Quartiere Borgo Panigale, Gaggioli, in cui si evidenziava la necessità di maggiore illuminazione pubblica, prima di tutto, e di creare iniziative aggregative per allontanare o ridurre questa escalation". Fino a oggi, però, conclude l'esponente "azzurro", il Comune si è limitato a "parole, parole, parole". 

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