Milan, una semifinale da vincere... per salvare faccia e stagione

Semifinale di Coppa Italia: il Milan deve vincere, per salvare la faccia in una stagione insufficiente, rianimando un minimo il morale. Quello di stasera, è il quarto Derby della Madonnina stagionale, dopo la partita decisiva in Supercoppa e le due partite di campionato.

Una vittoria sarebbe almeno un contentino, ancor più gustoso perché ottenuto contro i cugini, in una stagione da montagne russe. Il Milan ha tanto da rimpiangere, guardando il percorso fatto fino a oggi, con troppi alti e bassi. L’uscita dalla Champion's League contro il Feyenoord; le sconfitte contro le rivali per la lotta Europa: Lazio, Bologna, Fiorentina; i troppi punti lasciati per strada contro squadre che non erano e non sono certo al suo livello. Nonostante la testa sia già proiettata sulla prossima annata - notizia freschissima: il probabilissimo arrivo del nuovo ds, ex-Juventus, Fabio Paratici -, è pur sempre una coppa che il Milan deve provare a vincere, per salvare la faccia.

I rossoneri devono ripartire dal secondo tempo di Napoli e non fare l’errore di pensare che l’Inter risparmi le energie per la volata scudetto e i quarti di Champion's: per loro, domenica è iniziato un tour de force che li porterà a giocare nove partite in ventotto giorni, con una pressione non indifferente, ma saranno motivati come non mai, pur di riuscire a portare a casa non solo la prima vittoria stagionale in una stracittadina, ma anche un possibile triplete. L’atteggiamento dovrà essere come quello dimostrato esclusivamente nelle grandi partite questa stagione, come col Real al Bernabeu, oppure in Finale di Supercoppa.

Leao tornerà titolare, dopo essere partito, senza troppe spiegazioni, in panchina a Napoli, e la fascia sinistra dovrà essere quella di maggior spinta, visto l’assenza di Dumfries nell'Inter. Il tempo per fare scelte azzardate è finito: la formazione migliore, adesso, dovrebbe scendere in campo obbligatoriamente. L’uso del condizionale è mirato, visto che Sérgio Conceição, più volte, si è reso artefice di formazioni inspiegabili, per provare, poi, a rimettere a posto le cose, con i cambi, nei secondi tempi. Le premesse non sono delle migliori, ma le partite bisogna sempre giocarle e non scordarsi mai che il derby non è mai un match scontato.