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Vandali sempre più padroni della città

In via Zaccherini Alvisi imbrattano un edificio alla luce del sole. E su un ponteggio

Vandali sempre più padroni della città

Nelle scuole di Bologna "la protesta sta crescendo" - afferma il questore, Antonio Sbordone, ma "credo che possa rientrare nei giusti limiti della legalità". "Adesso spero veramente che ci si fermi e si ragioni - auspica ancora il primo poliziotto della città - perché naturalmente tutto vogliamo tranne che un'escalation della protesta e mi auguro che possa fermarsi. E' un po' a macchia di leopardo, qualcosa è ancora in corso, ma comunque non sono particolarmente preoccupato".

Francamente, che il questore non sia preoccupato più di tanto, non significa che i cittadini siano altrettanto sereni, per ciò che attiene la Sicurezza della città, in generale, e per il moltiplicarsi di iniziative politiche violente o caratterizzate da azioni di teppismo, vandaliche, oppure anche solo di deturpazione degli edifici e degli arredi pubblici.

Anzi, c'è da chiedersi se - nell'entente cordiale che caratterizza ultimamente i rapporti tra Comune e Questura su questo delicato fronte -, sia considerata anche la necessità di tollerare un certo spadroneggiamento degli attivisti dei centri sociali a Bologna che, ormai, quotidianamente, non ha più limiti, si sviluppa senza incontrare ostacoli. D'altronde, se Sbordone ha buoni rapporti con l'assessore alla Sicurezza, Matilde Madrid, ne avrà di altrettanto positivi anche con la superiore di quella, la madrina degli attivisti estremisti della città, la vicesindaco Emily Clancy.

Quel che è certo, è che la scena che si è presentata ai bolognesi che, nelle ore appena trascorse e forse anche in queste e in quelle che seguiranno, fino al tramonto del sole, in via Zaccherini Alvisi, nello stabile abbandonato che porta la targhetta del civico n° 11, la si può vedere sicuramente solo a Bologna.

Come dimostra ampiamente il servizio fotografico, senza alcun timore di essere identificati e, casomai, chiamati a rispondere di quanto stavano - o stanno - facendo, alcuni militanti di un qualche gruppo della Sinistra estrema, con tanto di banchetto, scala e addirittura un piccolo ponteggio - in particolare, l'uso di questo in strada prevederebbe un autorizzazione, se non altro per la temporanea occupazione del suolo pubblico - si sono applicati diligentemente nell'affiggere sulle pareti dell'ex-edificio a uso industriale o artigianale, decine di manifestini di propaganda delle loro "idee"-attività. Insomma, il solito deturpamento. Forse, finalizzato a marcare il luogo in vista di una futura occupazione.

Pensare che, in tutto il tempo in cui sono stati impegnati in questo "lavoro", in questa strada che collega via Massarenti a via Irnerio, di sabato mattina-pomeriggio, non sia passata nessuna pattuglia di Polizia, Carabinieri o Vigili urbani, è difficile. Però, se fosse passata na pattuglia delle forze dell'ordine, è difficile capire in base a quale considerazione si sarebbe permesso a questi signori di portare a compimento l'opera. Di certo, i vigili urbani sono stati avvertiti, per esempio, di questo strano affaccendarsi in via Zaccherini Alvisi, con una telefonata giunta al centralino alle 13.51. Nelle prossime ore o nei prossimi giorni, si saprà il risultato della segnalazione.

Quel che è certo, è che a Bologna possono vivere e fare senza alcun patema ciò che gli pare solo coloro che le regole della convivenza civile non sanno nemmeno che esistono. Sempre - sia chiaro - che sostengano la giunta, direttamente o indirettamente, come fanno i finti rivoluzionari dei "centri sociali".

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