Milan, ormai, non resta che la Coppa Italia

Niente da fare! Quello di ieri sera è stato il solito Milan, con gli stessi problemi di motivazione, attenzione e scarso equilibrio che si porta dietro da tutta la stagione. E se con l’Inter è stato, come sempre e come si sapeva fin da prima che l'incontro si giocasse, un match diverso, per rivalità e importanza intrinseca del derby; anche con la Fiorentina era lecito aspettarsi una squadra diversa, almeno nell'approccio, di quella che si è vista.

I rossoneri, però, sembrano continuare a scendere in campo con la voglia che ha una qualsiasi persona di andare a lavorare il lunedì mattina, dopo un bel weekend.

Praticamente, la partita è stata un copia-incolla di quella giocata col Napoli: presi due goal nei primi venti minuti - frutto di errori individuali e di una fase difensiva confusa a-, poi, la ricorsa ad aggiustare le cose, facendo leva sull'orgoglio, sulla spinta, sulle qualità dei giocatori, in fase offensiva. E, se non altro, stavolta il Milan ha sfruttato bene le capacità, non eccelse, dei difensori fiorentini, nel marcare o nello stare attenti ai palloni filtranti. 

Manca equilibrio, quando i meneghini attaccano e, una volta perso il pallone, manifestano gravi difficoltà a ricompattarsi, dietro, con ordine. Basterebbe analizzare le posizioni medie dei giocatori, per capire che il Diavolo è tutto a trazione offensiva, rendendo quasi normale prendere goal sempre nelle stesse situazioni di gioco. Dare la colpa al mister, dopo soli 3 mesi di lavoro, sarebbe ingeneroso, ma Conceicao continua a portare avanti idee spesso incomprensibili e vi insiste nonostante la mancanza di risultati veramente positivi. Le scelte di formazione iniziale sono quasi sempre sbagliate e lo studio dell’avversario, partita per partita, appare superficiale. In più, è paradossale come l’ultimo attaccante della rosa, sia quello più decisivo in queste ultime due partite.

Il pareggio serve poco a entrambe le squadre: il Milan, ora, vede sempre più lontano un posto europeo; la Fiorentina offre la possibilità a chi le sta sopra di allontanarsi sempre di più.

A questo punto, resta da aspettare solo la fine di questo campionato funesto, avendo la consapevolezza di come la Coppa Italia sia ultima spiaggia di una stagione molto, molto negativa.

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