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Sanità
07 Aprile 2025 - 15:48
Sciopero nazionale della sanità: il 20 novembre garantiti solo i servizi essenziali
Sulla figura degli infermieri di comunità mancano "chiarezza riguardo alle competenze e responsabilità, e un'adeguata formazione e modelli organizzativi efficaci". Questo in Emilia-Romagna ha già portato "in molti casi addirittura alla rinuncia al ruolo", come accaduto a "Ferrara, Rimini e Forlì". A denunciarlo è il consigliere regionale di Rete Civica, Marco Mastacchi, che chiede alla Giunta De Pascale un "intervento urgente per garantire una definizione omogenea dei ruoli e delle responsabilità, nonché un adeguato supporto formativo e di valorizzazione professionale per gli infermieri di famiglia e di comunità". Secondo Mastacchi, infatti, "appare evidente che il personale nel nuovo ruolo di infermiere di comunità deve acquisire conoscenze nuove". Allo stesso tempo, le aziende sanitarie "devono rivedere i modelli organizzativi per superare un approccio basato su singole prestazioni e favorire modelli orientati alla prevenzione di eventi acuti e complicanze". In Emilia-Romagna, però, "la mancanza di una definizione omogenea dei livelli di competenza e responsabilità a livello regionale porta a situazioni in cui gli infermieri si sentono dentro a un labirinto - afferma il consigliere civico - dove i percorsi non sono completamente chiari a causa della sovrapposizione di competenze, che generano zone grigie difficili da gestire". Per questo Mastacchi chiede alla Regione una "effettiva implementazione del ruolo degli infermieri di famiglia e di Comunità in Emilia-Romagna", per "evitare frustrazioni e garantire l'efficacia di questo nuovo modello assistenziale. La chiarezza e l'integrazione con il ruolo del medico di medicina generale appaiono elementi imprescindibili per rispondere con successo ai bisogni di salute della comunità".
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