fatti e notizie
Cerca
POLITICA
07 Aprile 2025 - 19:19
Un manifesto di Cheap, affisso senza pagare nulla
In seguito all'approvazione del Decreto Sicurezza da parte del Consiglio dei ministri, Amnesty International Italia, operante all'interno della rete "No Ddl Sicurezza-A pieno regime", riafferma con vigore la propria "ferma opposizione a ogni tentativo di restringere gli spazi democratici di protesta pacifica, di criminalizzare il dissenso e di colpire la libertà di manifestare", come espresso in una recente nota.
In collaborazione con il collettivo artistico Cheap, l'organizzazione ha portato il dissenso nel contesto urbano attraverso un'azione di affissione per le strade di Bologna, diffondendo manifesti in diverse aree della città con il messaggio "Lotta libera. Il dissenso occupa spazio". Questa iniziativa simbolica rappresenta una "resistenza a una misura che, divenendo immediatamente attuabile sotto forma di decreto, costituisce un duro colpo al diritto di protesta pacifica".
Cheap e Amnesty hanno deciso di rendere disponibili i modelli dei manifesti per permettere a chiunque di replicare l'azione e contribuire a una "presa di parola collettiva, visibile e diffusa". "L'azione di questo governo si inserisce nel contesto della destra globale dagli Stati Uniti all'Ungheria di Orbán: si assiste all'imposizione di un restringimento dello stato di diritto, dell'agibilità politica, del dissenso, della libera espressione e del pensiero critico", afferma il collettivo Cheap, sottolineando come sia "innegabile che in Italia il riconoscimento dei diritti è sempre stato promosso e raggiunto grazie alle lotte sociali e politiche: così è stato per i movimenti delle lotte operaie, femministe, studentesche e ambientali, capaci di portare a riforme e tutele sociali ed economiche. Oggi queste lotte vengono criminalizzate insieme al loro portato storico di pratiche politiche. Attualmente, l'Italia è un Paese drammaticamente meno democratico: ciò ricadrà non solo sulle persone più vulnerabili e maggiormente esposte politicamente, ma sull'intero Paese".
Laura Renzi, manager delle campagne su spazi di libertà e società civile di Amnesty International Italia, dichiara: "In un contesto globale di arretramento dei diritti umani, compressi tra conflitti, crisi climatica, violenza di genere e discriminazione, criminalizzazione delle persone migranti e di coloro che difendono i diritti, la risposta dei governi si concentra su leggi e politiche repressive per restringere lo spazio del dissenso pacifico. È quanto sta accadendo in Italia, dove il decreto legge Sicurezza, appena approvato, silenzia la protesta. Le manifestazioni di piazza in occasione del Consiglio dei ministri, cui le forze di Polizia hanno risposto in maniera ostruttiva e violenta, hanno voluto riaffermare che la protesta non è un privilegio ma un diritto. Ora più che mai non possiamo restare in disparte e in silenzio. Se non agiamo immediatamente, le occasioni per far sentire la nostra voce si ridurranno ulteriormente".
La campagna delle due associazioni è, però, anche oggetto di polemica, sollevata, in questo caso, dal portavoce cittadino di Indipendenza!, Giovanni Preziosa: "Noi siamo assolutamente d'accordo sui limiti, anche pericolosi del Decreto Sicurezza approvato dal governo, ma qui la questione è un'altra: perché, a Bologna, ci sono associazioni che fanno politica e che possono farsi sentire dalla gente a spese altrui?" Poi, riferendosi alle diatribe sulla manifestazione di piazza Nettuno di ieri, Preziosa aggiunge: "Si sono fatte tante polemiche in consiglio comunale per il comizio di ieri, su chi avrebbe dovuto pagare non si sa cosa, vista la modestia dell'evento; perché nessuno contesta al sindaco questo ennesimo privilegio dei centri sociali, di questo collettivo Cheap che ha in appalto perenne spazi di affissione di gran di dimensione in tutta la città, senza pagare un euro? Non sono anche questi finanziamenti occulti alla solita politica? Ripeto, opporsi al DL Sicurezza è cosa buona, ma farlo coi soldi dei cittadini un po meno".
Se non vuoi perderti neanche una notizia, entra nel nostro canale WhatsApp!
Clicca qui e ricevi in tempo reale le news più importanti di Bologna e provincia.
Hai una segnalazione da fare? Scrivi direttamente alla redazione! Invia la tua segnalazione.
BolognaCronaca.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Email redazione@cronacabologna.it. Fax. 0116669232 |ISSN 2611-2272
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.