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MOBILITA'
10 Aprile 2025 - 12:43
Se non fosse per la distrazione che, spesso, caratterizza chi ascolta Matteo Lepore parlare, si potrebbe scrivere che si tratta di una frase dal "sen fuggita", quella con cui il sindaco ha annunciato, autolodandosi, l'istituzione di una nuova linea diretta città-aeroporto di autobus a tariffa ordinaria.
Quelle nuove corse dei mezzi di Tper per il Marconi, infatti, certificano ulteriormente, se mai ce ne fosse stato il bisogno, il fallimento del People mover, la gigantesca e - a questo punto - assurda mega-infrastruttura creata apposta per collegare il terminal aeroportuale con la stazione ferroviaria e il centro cittadino.
Non è facile ragionare diversamente le cose, riflettendo sulle centinaia e centinaia di milioni di euro spesi per realizzare quel "trenino sospeso", dei cui forzati "stop" si parla con una frequenza al limite del ridicolo, se la sua esistenza non è nemmeno funzionale alla sostituzione degli autobus sulla stessa tratta e, cioè, a un risparmio in termini di traffico e consumo di carburanti fossili.
Senza contare che la nuova linea di autobus, a quanto se ne sa, ricalcherà esattamente lo schema di marcia del People mover, pur a due chilometri scarsi di distanza, in linea d'aria, collegando l'aeroporto con piazza Malpighi. Dunque, così come prima gli eventuali utenti avrebbero dovuto o continueranno a raggiungere la stazione per imbarcarsi sul People mover; un domani dovranno raggiungere la piazza con la Madonnina per salire sul mezzo su gomma. E ciò mette in risalto l'insufficienza, per non dire l'inutilità, dello stesso People mover.
Un precedente, questo, che, unito alle carrozze a guida ottica finite in discarica, dovrebbe far riflettere sulla lungimiranza di amministrazioni che, da qualche decennio a questa parte, progettano e realizzano opere faraoniche che, oltre che a devastare la qualità della vita e l'agibilità economica per anni e anni, alla fine, non funzionano o non restituiscono, in termini di servizi alla città, nulla rispetto agli esorbitanti costi sostenuti per metterle in piedi.
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