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Un'eccellenza per la comunità neuromuscolare: il centro clinico Nemo festeggia un anno di percorso!

All'ospedale Bellaria di Bologna, il centro rappresenta un polo di avanguardia per la cura delle malattie neuromuscolari

Un'eccellenza per la comunità neuromuscolare: il centro clinico Nemo festeggia un anno di percorso!

Ha compiuto un anno all'ospedale Bellaria di Bologna il centro clinico Nemo per il trattamento delle malattie neuromuscolari, a partire dalla Sla. Che punta a crescere ancora, grazie anche ai fondi Pnrr, e a consolidare il Bellaria come polo di riferimento nazionale. Un modello assistenziale avanzato, sottolinea l'Azienda facendo il punto sull'attività di Nemo, "in cui medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, psicologi e altre figure sanitarie operano in stretta sinergia, assicurando un percorso di cura personalizzato e altamente specialistico". Il reparto, attivo al padiglione G dell'ospedale, sarà ulteriormente potenziato nei prossimi due anni grazie ai fondi Pnrr. "Ad un anno dall'avvio della collaborazione con il centro clinico Nemo - afferma la direttrice generale Anna Maria Petrini - ci prendiamo un momento per ribadire l'importanza di un modello, quello dell'Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche, di cura delle malattie neuromuscolari che garantisce ai pazienti un'assistenza di qualità, fondata sulla multidisciplinarità e sull'innovazione. Continueremo a lavorare per sviluppare i reparti coinvolti nell'ottica di implementare le progettualità in atto e migliorare l'accesso ai servizi specialistici". Nel corso di questo primo anno, spiega Rocco Liguori, responsabile del centro e ordinario di Neurologia all'Università di Bologna - abbiamo consolidato un modello di assistenza che pone il paziente al centro, con un team multidisciplinare che opera in stretta connessione. La formazione e lo scambio di competenze con gli altri centri clinici Nemo ci hanno permesso di affinare ulteriormente la presa in carico e garantire trattamenti sempre più mirati". Soddisfazione per questo primo anno di lavoro esprime anche Aisla, l'associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. In Emilia-Romagna, ricorda, si stimano oltre 440 persone che convivono con la Sla e la presenza di un centro altamente specializzato rappresenta un punto di svolta nell'accesso a cure tempestive, personalizzate e di qualità.
Il percorso costruito a Bologna, afferma Stefania Bastianello di Aisla, "è il risultato di una visione condivisa e lungimirante che ha saputo mettere al centro le persone e i loro bisogni complessi. L'Irccs Isnb, l'azienda Usl di Bologna e il centro clinico Nemo, insieme alla rete delle associazioni, stanno costruendo un modello assistenziale che rappresenta un'eccellenza per tutta la comunità neuromuscolare".

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