Anche Legambiente sbugiarda Lepore: "Il Passante non c'entra niente"

Anche Legambiente sbugiarda Matteo Lepore, sulle polemiche innescate dalla morte di un operaio, mentre lavorava in Tangenziale, ieri mattina. L'associazione, infatti, esprime "il cordoglio per la morte dell'operaio" Francesco D'Alò, travolto da un furgone ieri mattina mentre lavorava in un cantiere sulla Tangenziale di Bologna" e mette in evidenza la consapevolezza che "la striscia dei morti sul lavoro si allunga quotidianamente, anche perché di frequente il personale non ha un'adeguata esperienza ed è scarsamente formato sulla sicurezza sui luoghi di lavoro".

Per altro, in Legambiente vi è la convinzione che "i cantieri su arterie autostradali non vengano sempre posti in condizioni di adeguata sicurezza, sia per gli insufficienti dispositivi attivati, sia per la loro velocità di esecuzione, non compatibile con il traffico ordinario".

Infine, in una nota, l'associazione sottolinea di  "non condividere la valutazione fatta in questa occasione dal sindaco Matteo Lepore, che collega l'alta incidentalità sul tratto Tangenziale-autostrada e l'eccessiva esposizione al rischio dei lavoratori al mancato sdoganamento del progetto del Passante". Semmai, si legge ancora, ci si dovrebbe piuttosto "battere per una rigorosa applicazione delle regole di sicurezza, con segnalazioni lampeggianti a protezione di tutto il tracciato interessato e la posa dei coni spartitraffico", e per "un controllo effettivo della velocità nei tratti interessati dai cantieri". 

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