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L'ANALISI

La sconfitta a Bergamo tradisce un chiaro debito di energie

Il Bologna ci ha provato - 14 tiri e 60% di possesso palla -, ma senza la forza necessaria

La sconfitta a Bergamo tradisce un chiaro debito di energie

Vincenzo Italiano

Oggi il Bologna non è partito per Bergamo, ma è rimasto con la testa e soprattutto con le gambe a Casteldebole. Dalla formazione messa in campo da Vincenzo Italiano si era capito come, nel serbatoio del Bologna, si era accesa la spia della riserva: troppe le esclusioni dal primo minuto.

Se, a questo, si aggiunge che alcuni uomini hanno mancato la prestazione, su tutti Locumi ed Orsolini, e la frittata è fatta e l’inizio partita ha i contorni di un film horror. Mancate coperture, seconde palle mai raggiunte ed il Bologna scompare dal campo, mentre l’Atalanta segna due goal belli e senza troppa fatica. Prima Reteghi anticipa tutta la difesa e, poi, Pasalic su un bel cross dello stesso Reteghi, insacca indisturbato in mezzo all’area. Venti minuti che decidono la partita, in cui il Bologna partecipa più come spettatore che come attore con la Dea che, invece, con la grinta ed il gioco si prende tutta la scena.

A partire dalla mezz’ora il Bologna risale un po’ dal buco in cui si è infilato e cerca di imporre il proprio gioco, ma oggi proprio non gli riesce quasi niente. Il solo che qualche noia la dà alla difesa bergamasca è Ndoye che, dagli sviluppi di un calcio di punizione, tira bene in porta, ma Carnesecchi devia sul palo e cosi sfuma la possibilità per il Bologna di accorciare le distanze.

Nel secondo tempo, Italiano effettua alcune sostituzioni necessarie e importanti: dentro Dominquez per Orsolini, Casale per Locumi e Cambiaghi per Fabbian e cambia l’assetto tattico del Bologna ed è subito chiaro che sarà un altra partita. Il Bologna spinge e cerca l’occasione per riaprire l'incontro, ma oggi le cose proprio non riescono fino in fondo e, pur avendo occasioni, non riesce a concretizzarle.

Dal canto suo l’Atalanta si limita a controllare e, con la palla lunga su uno scatenato Rategui, limita ogni velleità della squadra ospite che non ha le energie necessarie per schiacciare, come lunedì, il Napoli nella sua metà campo. I numeri dicono che il Bologna ci ha provato: 12 tiri contro i 4 dell’Atalanta e 60% come possesso palla, ma quello che è mancato sono state le energie per imprimere la forza necessaria a riaprire un match complicato fin dalla sua partenza.

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