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Crisi occupazionale alla Berco di Copparo: 480 lavoratori a rischio

Il gruppo Thyssenkrupp ha dichiarato l'intenzione di procedere con 480 licenziamenti nello stabilimento di Copparo e altri 70 nella sede di Castelfranco Veneto

Crisi occupazionale alla Berco di Copparo: 480 lavoratori a rischio

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per i lavoratori della Berco di Copparo, un'azienda che da oltre un secolo rappresenta un pilastro dell'industria ferrarese. Con un annuncio che ha scosso l'intera comunità, il gruppo Thyssenkrupp ha dichiarato l'intenzione di procedere con 480 licenziamenti nello stabilimento di Copparo e altri 70 nella sede di Castelfranco Veneto. Una decisione che, come spiegato dall'azienda, è stata dettata dalle "difficili condizioni di mercato e dal contesto geopolitico globale", costringendo Berco ad affrontare una "fase di profonda trasformazione".

In un mondo sempre più interconnesso, la globalizzazione si rivela un'arma a doppio taglio. Se da un lato ha permesso alle aziende di espandere i propri orizzonti, dall'altro ha esposto le stesse a dinamiche economiche e politiche complesse e spesso imprevedibili. Berco non fa eccezione. L'azienda ha sottolineato come la crescente richiesta di localizzazione della produzione vicino ai clienti stia mettendo a dura prova il modello di business tradizionale, spingendola a prendere "misure straordinarie per salvaguardare la propria competitività nel medio-lungo periodo".

Le reazioni non si sono fatte attendere. Le sigle sindacali, tra cui FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL, hanno definito la situazione come "il disastro dei disastri" per un territorio già in difficoltà. Perdere il lavoro in una zona come quella di Ferrara, dove le opportunità sono limitate, significa affrontare un futuro incerto e preoccupante. Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo, ha espresso la sua forte preoccupazione per le conseguenze sociali ed economiche di questa crisi, sottolineando l'importanza di sostenere i lavoratori e le loro famiglie in questo momento critico.

La direzione di Berco ha ribadito il proprio impegno a mantenere aperto il confronto con le rappresentanze sindacali, cercando soluzioni che possano ridurre al minimo le conseguenze per i lavoratori. Stefano Bondi, segretario della FIOM-CGIL di Ferrara, ha proposto l'applicazione di contratti di solidarietà e altri ammortizzatori sociali come strumenti per affrontare la crisi nell'immediato futuro.

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