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L'indagine

Forlì: vincite "fantasma" da 30mila euro in una sala giochi

La Guardia di Finanza ha scoperto un sistema di riciclaggio: 5 dipendenti denunciati e multe salate

Antonella Rea

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specialunit@torinocronaca.it

31 Ottobre 2024 - 11:05

Vincite Fantasma e Riciclaggio: Sala Giochi nel Mirino della Guardia di Finanza

Giocatrice davanti alla slot machine - foto di scena

Nel cuore del forlivese, una sala giochi è finita sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di Finanza, rivelando un sistema di vincite fittizie che ha sollevato un polverone nel settore del gioco pubblico. L'indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha portato alla luce un meccanismo che ha visto l'attribuzione di vincite per un totale di 30mila euro a ignari giocatori, sollevando interrogativi sulla trasparenza e legalità delle operazioni di gioco. L'indagine ha rivelato che la sala giochi in questione ha violato gli obblighi di identificazione della clientela previsti dalla normativa antiriciclaggio. In particolare, sono stati scoperti 26 casi in cui le vincite sono state attribuite a persone diverse dagli effettivi scommettitori. Le Fiamme Gialle hanno constatato che molti dei presunti vincitori si trovavano altrove al momento del gioco: alcuni erano al lavoro, altri fuori provincia, e altri ancora avevano giocato una sola volta, molto tempo prima della vincita loro attribuita.  Le videolotterie, moderne slot machine che erogano vincite mediante la stampa di ticket, sono al centro di questo sistema. Quando l'importo della vincita è pari o superiore ai 500 euro, la normativa impone al gestore della sala giochi di identificare il cliente per assolvere agli obblighi di verifica. Tuttavia, in questo caso, tali obblighi sono stati aggirati, consentendo la creazione di un sistema di vincite fantasma che ha messo in discussione la trasparenza del settore. A seguito delle indagini, la Guardia di Finanza ha elevato una sanzione amministrativa che può variare da 2 a 20mila euro nei confronti della sala giochi. Inoltre, cinque dipendenti sono stati denunciati alla magistratura per aver falsamente attribuito le vincite.

Nel cuore del forlivese, una sala giochi è finita sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di Finanza, rivelando un sistema di vincite fittizie che ha sollevato un polverone nel settore del gioco pubblico. L'indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha portato alla luce un meccanismo che ha visto l'attribuzione di vincite per un totale di 30mila euro a ignari giocatori, sollevando interrogativi sulla trasparenza e legalità delle operazioni di gioco.

L'indagine ha rivelato che la sala giochi in questione ha violato gli obblighi di identificazione della clientela previsti dalla normativa antiriciclaggio.

In particolare, sono stati scoperti 26 casi in cui le vincite sono state attribuite a persone diverse dagli effettivi scommettitori. Le Fiamme Gialle hanno constatato che molti dei presunti vincitori si trovavano altrove al momento del gioco: alcuni erano al lavoro, altri fuori provincia, e altri ancora avevano giocato una sola volta, molto tempo prima della vincita loro attribuita.

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Le videolotterie, moderne slot machine che erogano vincite mediante la stampa di ticket, sono al centro di questo sistema. Quando l'importo della vincita è pari o superiore ai 500 euro, la normativa impone al gestore della sala giochi di identificare il cliente per assolvere agli obblighi di verifica. Tuttavia, in questo caso, tali obblighi sono stati aggirati, consentendo la creazione di un sistema di vincite fantasma che ha messo in discussione la trasparenza del settore.

A seguito delle indagini, la Guardia di Finanza ha elevato una sanzione amministrativa che può variare da 2 a 20mila euro nei confronti della sala giochi. Inoltre, cinque dipendenti sono stati denunciati alla magistratura per aver falsamente attribuito le vincite.

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