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Neonati sepolti a Traversetolo

"Chiara Petrolini ha agito con estrema lucidità, freddezza e totale assenza di scrupoli": le motivazioni shock della sentenza

Ecco le sconvolgenti motivazioni del Tribunale del Riesame per la custodia cautelare della giovane accusata dell'omicidio dei due neonati

"Chiara Petrolini ha agito con estrema lucidità, freddezza esecutiva e una sconcertante assenza di scrupoli": le motivazioni shock della sentenza

Sono state recentemente pubblicate le motivazioni della sentenza del Tribunale del Riesame di Bologna, che ha ordinato la custodia cautelare in carcere (attualmente non esecutiva in attesa dell'opinione della Cassazione) per Chiara Petrolini, ventunenne di Traversetolo, in provincia di Parma. La giovane è sotto indagine a seguito del macabro ritrovamento di due neonati morti nel giardino di casa. Secondo il collegio giudicante bolognese, l'atteggiamento di Chiara Petrolini si caratterizza per un'"estrema lucidità, freddezza esecutiva, sconcertante assenza di scrupoli o remore e apparente mancanza di qualunque ripensamento", accompagnata da una significativa "sfrontatezza". Tali affermazioni emergono dalle disposizioni del Tribunale del Riesame di Bologna. Gli inquirenti evidenziano altresì la "totale inaffidabilità" della giovane nelle relazioni personali, anche le più intime, nonché la sua "eccezionale capacità di nascondere i propri misfatti e di mistificazione e dissimulazione, oltre alla mancanza di partecipazione e di compassione".

Le motivazioni della sentenza esplicitano come i due episodi di gravidanza, parto, morte e soppressione dei neonati siano avvenuti all'interno delle mura domestiche, mentre i genitori della giovane erano presenti. Ciò dimostra, secondo i giudici, l'inadeguatezza del controllo parentale, che non potrebbe prevenire eventuali recidive da parte dell'indagata. Chiara Petrolini potrebbe infatti concepire nuovamente, portare a termine gravidanze, partorire e sopprimere altri neonati, come già avvenuto in passato, senza destare sospetti. Questa è la riflessione che emerge dal Tribunale del Riesame di Bologna.

Il procuratore di Parma, Alfonso D'Avino, riassume le motivazioni addotte dai giudici, evidenziando come il parto del 7 agosto 2024 e il successivo seppellimento del neonato siano avvenuti in presenza dei genitori della giovane, i quali, tuttavia, non si accorsero di nulla. Il medesimo giorno, il padre, sceso al piano inferiore, aveva notato macchie di sangue sui tappeti, sul lavandino e sul rubinetto. Tuttavia, egli si accontentò della spiegazione fornita dalla figlia circa un ciclo mestruale abbondante. In seguito, quando il 9 agosto venne loro comunicato che nella loro abitazione era stato rinvenuto il corpo di un neonato e che i carabinieri erano sul posto, i genitori decisero di non interrompere le loro vacanze all'estero. La madre, infatti, ammise di non voler "rovinare il viaggio così lontano e organizzato da tempo". Durante un’intercettazione del 19 agosto, la medesima donna si mostrò preoccupata all'idea di dover abbandonare l'abitazione e forse anche l'Italia.

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