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07 Dicembre 2024 - 07:30
Sempre più frequenti gli avvistamenti di lupi (Depositphotos)
La recente decisione del Comitato Permanente della Convenzione di Berna di modificare lo status di protezione del lupo da "strettamente protetto" a "protetto" rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della conservazione della fauna selvatica. Ma cosa significa realmente questo declassamento per l'agricoltura e le comunità locali?
Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, ha accolto con favore la decisione, definendola "un passo importante per frenare l'espansione incontrollata dei predatori come il lupo". Le parole di Carli riflettono le preoccupazioni di molti agricoltori, che vedono nei lupi una minaccia crescente per i loro allevamenti e bestiame. "Le numerose segnalazioni ricevute ne confermano l’impatto crescente", ha dichiarato Carli, sottolineando come gli attacchi ai greggi e agli allevamenti siano diventati una realtà sempre più frequente. Il declassamento, secondo Carli, non significa abbandonare la protezione del lupo, ma piuttosto introdurre un equilibrio che tenga conto delle esigenze di tutte le parti coinvolte, compresa l'agricoltura. "Questo comparto non solo presidia il territorio, ma è un rilevante comparto economico, strategico per il nostro Paese e il nostro territorio, fonte di reddito per tante famiglie", ha aggiunto.
La delibera entrerà in vigore il prossimo 7 marzo, aprendo la strada a potenziali modifiche legislative a livello europeo. L'Unione Europea, infatti, potrà aggiornare gli allegati della Direttiva Habitat, consentendo ai singoli Paesi di avere maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni locali di lupo. Questo potrebbe tradursi in una gestione più mirata e adattata alle specifiche esigenze territoriali, un aspetto cruciale per le comunità rurali che convivono con la presenza di questi predatori. Ma quali saranno le reali conseguenze di questo cambiamento? La questione è complessa e richiede un approccio bilanciato che consideri sia la conservazione della biodiversità che la protezione delle attività economiche locali. La sfida sarà trovare soluzioni che permettano una coesistenza sostenibile tra l'uomo e il lupo, evitando conflitti e garantendo la sicurezza delle comunità rurali.
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