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"Vivo nel terrore": urla, vetri rotti e picconate alle finestre, il dramma di Giovanna De Felice

La 44enne è perseguitata da atti vandalici nella sua casa a Vergato: attivato il codice rosso

"Vivo nel terrore": urla, vetri rotti e picconate alle finestre, il dramma di Giovanna De Felice

Giovanna De Felice, una parrucchiera di 44 anni, ha preso la decisione lo scorso aprile di lasciare Bologna per trasferirsi a Vergato, con l'intento di acquistare una casa e iniziare una nuova fase della propria vita. Tuttavia, come ha confidato a diverse testate giornalistiche, la sua esistenza ha subito un radicale mutamento nel giro di pochi mesi: "Uno sconosciuto mi ha preso di mira e da allora vivo nel terrore", ha dichiarato, riferendosi agli eventi succeduti fin dalla prima notte trascorsa nella sua nuova abitazione. La signora De Felice ha raccontato di aver udito "urla fortissime e qualcuno che lanciava i mobili". Dopo un iniziale periodo di calma, gli atti vandalici sono ripresi a novembre, quando ha scoperto che la porta della sua casa era stata "sfondata con tutti i vetri sparsi per terra". Ma non era finita lì: "Poche ore dopo, qualcuno ha sfondato la finestra della camera da letto con un piccone".

In risposta a tali eventi, per la donna è stato attivato il "codice rosso", un protocollo che permette di adottare immediatamente misure di protezione. Secondo quanto riferito, l'autore dei vandalismi sarebbe stato identificato e successivamente trasferito in un'altra località. La signora De Felice ha denunciato in totale cinque episodi di vandalismo e intimidazioni, che si sono ripetuti fino alla metà di gennaio. "È qualcuno che conosce i miei orari e mi osserva", ha sottolineato, evidenziando non solo il terrore ma anche il consistente onere economico sostenuto: oltre 7.000 euro per riparare i danni e installare dispositivi di sicurezza, inclusi pannelli antiproiettile e un sistema d'allarme. Giovanna ha confessato di vivere nel terrore che un giorno questi gesti possano essere rivolti direttamente contro di lei. Inoltre è stata costretta a modificare la sua routine, dovendo chiudere prima il suo negozio per non rientrare a casa con il buio.

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