Arrestato 36enne per atti persecutori e sextortion: condannato a 3 anni e 6 mesi di detenzione domiciliare

Tra il 2017 e il 2018, un uomo di 36 anni di Reggiolo, è stato riconosciuto colpevole di atti persecutori e sextortion nei confronti di una ragazza 30enne nel bresciano, della quale si era probabilmente invaghito. La storia aveva visto l'uomo minacciare la donna di divulgare foto compromettenti se non avesse accettato di sposarlo. Al suo rifiuto, le immagini sono state effettivamente inviate al futuro sposo della vittima, scatenando una serie di eventi che hanno portato alla condanna dell'uomo. 

Il percorso giudiziario è stato lungo e complesso, culminando con la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello di Brescia il 5 giugno 2024, divenuta definitiva il 31 ottobre dello stesso anno. La giustizia ha fatto il suo corso, riconoscendo l'uomo colpevole e condannandolo a 3 anni e 6 mesi di reclusione, da scontare in regime di detenzione domiciliare. Oltre alla pena detentiva, l'uomo dovrà pagare una multa di 2.000 euro, l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e gli sono stati sospesi i documenti di espatrio per tutta la durata della pena.

Il 3 gennaio 2025, i carabinieri della stazione di Reggiolo hanno eseguito l'ordine di esecuzione emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Brescia. I militari hanno raggiunto l'uomo presso la sua abitazione, dove è stato arrestato e condotto in caserma per le formalità di rito. Successivamente, è stato accompagnato presso il suo domicilio per iniziare l'espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare.