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Il caso
03 Febbraio 2025 - 11:44
La criminologa Roberta Bruzzone, consulente legale degli avvocati di Louis Dassilva, aveva già preannunciato nei giorni scorsi: "Probabilmente dai telefoni di Louis potrebbe emergere qualcosa di interessante".
La vicenda giudiziaria che coinvolge il trentacinquenne senegalese, detenuto dal 16 luglio per l'omicidio di Pierina Paganelli, vivrà un momento cruciale e potenzialmente decisivo attraverso l'analisi dei suoi dispositivi elettronici.
Il 10 febbraio è prevista l'udienza conclusiva dell'incidente probatorio indetto dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, nel corso della quale verranno esaminati i due smartphone, i quattro orologi digitali e i due computer portatili appartenenti a Dassilva.
I risultati della perizia, frutto del confronto tra il perito del tribunale e i consulenti della difesa, potranno giocare un ruolo fondamentale in un eventuale processo contro di lui.
Questi dispositivi elettronici potrebbero rappresentare la chiave per scagionare il senegalese dalle accuse di aver inferto ventinove coltellate alla pensionata settantottenne, sua vicina di casa? Alcuni dettagli emersi dall'esame peritale condotto dal consulente del tribunale di Rimini sembrano aprire nuovi scenari.
Si vocifera che l'applicazione Health, presente sull'iPhone di Louis, abbia rilevato, nella fascia oraria corrispondente al delitto, un'attività motoria minima, risultando quindi incompatibile con l'ipotesi che lo vedeva scendere nel garage del palazzo di via del Ciclamino per uccidere Pierina.
Inoltre, il 3 ottobre 2023 alle ore 22:16, il telefono di Louis ha registrato un "evento di sistema", ovvero un processo automatico che non richiede l'intervento umano. Questo rappresenta una sorta di "libro virtuale", un registro di tutte le attività, comprese quelle antecedenti alle 22:16, sia automatiche che effettuate manualmente dall'utente, da cui potrebbero emergere nuovi elementi utili a chiarire meglio il lasso di tempo tra le 21:44 e le 22:38 di quella sera.
Il team di difesa di Louis Dassilva, composto dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, sta lavorando con i propri consulenti per delineare possibili scenari alternativi a quelli proposti dalla squadra mobile di Rimini e dal pubblico ministero Daniele Paci.
Nel frattempo, si attende l'esito dell'altro incidente probatorio previsto per l'11 febbraio, volto a identificare la persona ripresa dalla telecamera 3 della farmacia di via del Ciclamino, e una nuova decisione del tribunale del Riesame, sollecitato dalla Cassazione a rivalutare l'ordinanza di custodia cautelare che ha condotto Dassilva presso i 'Casetti'.
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