"L'autopsia conferma le dichiarazioni dei testimoni": il commento della madre di Aurora

"Nel contesto dell'esame autoptico, è stata esclusa l'ipotesi di suicidio, confermando così le testimonianze fornite dai tre testimoni potenziali". Così si esprimono Morena Corbellini, madre della giovane Aurora Tila, la ragazza di 13 anni deceduta tragicamente il 25 ottobre a Piacenza dopo una caduta dal palazzo in cui abitava, e l'avvocata Anna Ferrari, che rappresenta la madre. "Al momento attuale," proseguono le due donne, "non è stato emesso alcun rinvio a giudizio in seguito al caso di presunto infanticidio verificatosi a Piacenza il 25 ottobre scorso." Per quanto riguarda questo drammatico episodio, il giovane ex fidanzato della ragazza, di due anni più grande, si trova attualmente in stato di detenzione, sotto indagine per omicidio dalla Procura per i minorenni di Bologna; l'ipotesi formulata è che la giovane possa essere stata spinta.

Morena Corbellini e Anna Ferrari lanciano un appello alle Istituzioni: "Chiediamo che si attivino tutte le forme possibili di denuncia per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della sicurezza e della prevenzione contro ogni episodio di violenza. Con rispetto verso le autorità competenti e, soprattutto, verso i familiari della vittima, riteniamo opportuno, in questa fase dell'indagine, non rilasciare ulteriori dichiarazioni."

Morte di Aurora: l'autopsia rivela lesioni incompatibili col suicidio

Le lesioni alla testa e alle mani suggeriscono che la giovane sia caduta all'indietro, probabilmente a causa di una spinta