"Lo Sceriffo" lascia il carcere: tensioni e polemiche accolgono Domenico Lanza all'uscita

Domenico Lanza, meglio conosciuto con il soprannome di "lo Sceriffo", rimane l'unico indagato per la misteriosa sparizione di Daniela Ruggi, sull'Appennino Modenese, e ha vissuto tra polemiche accese il suo primo giorno di libertà. L'uomo è stato scarcerato per motivi di salute dopo essere stato arrestato tre mesi fa con l'accusa di detenzione illegale di armi. Lanza ha sempre professato la propria innocenza riguardo alla scomparsa di Daniela Ruggi, pur confermando una frequentazione con la donna, avendo anche mostrato in diretta tv degli indumenti della stessa conservati all'interno della propria auto. 

Uscito dal carcere, considerando che la sua abitazione a Polinago è ancora sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa della giovane donna, è stato accolto dal parroco del paese. Tuttavia, il clima di tensione non ha tardato a manifestarsi, con la popolazione locale che si è sollevata, spingendo il religioso a cercargli un'altra sistemazione sicura. Nel frattempo, mentre troupe televisive seguivano gli sviluppi del caso, alcuni genitori di alunni della scuola vicina hanno espresso preoccupazione alla sindaca. Alla fine, Lanza ha dovuto trasferirsi nuovamente. "Spiace constatare," ha affermato al Resto del Carlino l'avvocato Fausto Gianelli, "come appena assaporata la gioia della libertà, abbia dovuto fare i conti con l'amarezza delle piccole cattiverie che alcuni suoi compaesani hanno ritenuto di dedicargli." Il 31 marzo è fissata l'udienza per trattare la richiesta di patteggiamento nel procedimento penale che vede Lanza accusato della detenzione illegale di armi."

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