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fine vita
25 Marzo 2025 - 16:10
Marco Cappato
Il giorno successivo alla decisione del giudice per le indagini preliminari di Firenze, che ha scelto di non archiviare il caso di Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli riguardante la vicenda di Massimiliano, il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, noto per il suo impegno a favore dei diritti civili, è tornato all'attacco. Durante una conferenza stampa tenutasi a Bologna, Cappato ha dichiarato: "In Emilia-Romagna ci sono state tre richieste con parere favorevole per quanto concerne il suicidio assistito; pertanto, possiamo supporre che l'iter sia stato completato. Uno di questi casi è stato realizzato, il che significa che quella persona ha avuto accesso alla morte volontaria." A differenza della Toscana, nella regione Emilia-Romagna, non è stata ancora approvata una legge specifica, sebbene vi sia una delibera adottata dalla Regione relativa al fine vita.
Marco Cappato ha inoltre evidenziato come: "L'aiuto alla morte volontaria è legale in Italia da sei anni grazie a una sentenza della Corte Costituzionale, ma questo fatto è sconosciuto ai più." Finora, sei persone in Italia, alle quali si aggiunge un primo caso in Emilia-Romagna, hanno beneficiato di tale assistenza. "È evidente che mancano informazioni e conoscenza," ha continuato Cappato, "così come buone norme, leggi come quella approvata in Toscana, che speriamo possa essere presto adottata anche in Emilia-Romagna."
Dopo essere stato giudicato e scagionato nel caso di Dj Fabo, Cappato ha rimarcato: "Oggi, ciascuna ASL agisce a sua discrezione, o secondo le proprie possibilità in mancanza di regole chiare e certe. La gestione della sanità è di competenza regionale, perciò ogni regione ha pieno mandato e potere nel suo territorio di riferimento." Pertanto, è necessario che "tutte le ASL e le unità sanitarie seguano un comportamento uniforme, rispettando regole e garanzie comuni nel rispondere ai malati."
Sono diverse le regioni coinvolte dalla proposta di legge sul fine vita. In Toscana, il provvedimento è stato approvato, mentre in Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia si attende la discussione in commissione. Otto proposte sono state depositate e sono in attesa di avviare l'iter: Valle d'Aosta, Lazio, Campania, Sardegna, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Liguria. Inoltre, due proposte simili a quella promossa dall'Associazione Coscioni Liberi Subito sono state depositate in Calabria e Marche. In Umbria e Marche occorre ricominciare l'iter a causa del cambio di legislatura. Non risultano ancora depositate proposte in Molise e Trentino.
Negli ultimi dodici mesi, sono pervenute 16.035 richieste di informazioni riguardanti il fine vita attraverso il Numero Bianco, coordinato da Valeria Imbrogno, compagna di Dj Fabo, oltre alle e-mail indirizzate all'Associazione Luca Coscioni. Ciò corrisponde a una media di 44 richieste al giorno, con un incremento del 14% rispetto all'anno precedente. In dettaglio, 1.707 richieste hanno riguardato informazioni su eutanasia e suicidio medicalmente assistito (circa 5 al giorno), mentre 393 domande sono state inerenti all'interruzione delle terapie e alla sedazione palliativa profonda (oltre una richiesta al giorno). Sono state inoltre fornite informazioni riguardanti le procedure italiane o contatti con strutture svizzere per il percorso di morte volontaria medicalmente assistita a 580 persone (51% donne, 49% uomini), rispetto alle 533 dell'anno precedente.
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