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contributi sociali
28 Marzo 2025 - 15:30
La Regione Emilia-Romagna ha annunciato un significativo potenziamento del sostegno ai centri estivi per il 2025, con un investimento record pari a 10 milioni di euro. Tale cifra rappresenta un incremento di oltre il 40% rispetto agli anni passati. Questo nuovo finanziamento, che ha ricevuto l'approvazione della Giunta regionale ed è stato reso pubblico dall'assessora Isabella Conti, mira a rafforzare le politiche di welfare destinate alle famiglie, offrendo al contempo maggiori opportunità a bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, e fino a 17 in caso di disabilità certificata.
Le famiglie che risiedono in Emilia-Romagna potranno usufruire di un contributo massimo di 300 euro per ogni figlio, con un massimo di 100 euro a settimana, al fine di coprire parzialmente o interamente la retta dei centri estivi. Il bonus è destinato a genitori attivi nel mondo del lavoro, disoccupati che seguono percorsi di reinserimento o impegnati in compiti di cura, con un indicatore ISEE fino a 26.000 euro, un aumento rispetto al precedente limite di 24.000 euro. Per le famiglie con figli disabili certificati non è previsto alcun limite ISEE.
Grazie al maggiore stanziamento di fondi, si prevede che il numero delle famiglie beneficiarie aumenterà da 26.000 a 36.000, ampliando così la copertura dell'iniziativa su tutto il territorio regionale. L'assessora Conti ha dichiarato: "I centri estivi sono fondamentali per la conciliazione tra vita e lavoro e garantiscono ai bambini esperienze educative, inclusive e di benessere". Le famiglie dovranno presentare la domanda di contributo presso il Comune o il Distretto di residenza, anche se il centro estivo selezionato si trova in un'altra località. Saranno i Comuni o le Unioni di Comuni aderenti al progetto a provvedere alla verifica dei requisiti e alla gestione dell'erogazione del bonus.
Il vasto importo di 10 milioni di euro sarà distribuito tra i Distretti socio-sanitari seguendo due criteri: il 70% sarà stanziato in base alla popolazione residente tra i 3 e i 13 anni (dato aggiornato al 1º gennaio 2024), e il restante 30% sulla base del numero di domande presentate l'anno precedente. Tale investimento rientra nel più ampio progetto volto a contrastare la povertà educativa e a facilitare la conciliazione tra vita professionale e familiare, finanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+).
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Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.