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lotteria
03 Aprile 2025 - 12:45
La dea bendata ha fatto tappa a Riccione, precisamente nella tabaccheria Gabri di viale Diaz, dove martedì sera una fortunata settantenne ha vinto 2 milioni di euro con un Gratta e Vinci da 10 euro. La donna, incredula, ha chiesto al titolare, Gabriele Sanchini, di proseguire per lei nella rimozione della patina del biglietto, temendo si trattasse di uno scherzo. Ma la cifra è apparsa chiara: 2 milioni di euro, un colpo di fortuna stratosferico che l’ha lasciata visibilmente frastornata.
Incredula di fronte alla vincita, la signora ha chiesto conferme ai tabaccai, preoccupata che il tutto fosse un pesce d’aprile. Solo dopo la convalida ufficiale al terminale Lottomatica, la verità è emersa: nessuno scherzo, ma una vincita reale. Senza esultanze né proclami, la donna è uscita dalla tabaccheria pochi minuti dopo. "Sembrava un po’ scombussolata – racconta il tabaccaio al Resto del Carlino – forse non si era resa pienamente conto della fortuna che le era capitata."
Gestita da 13 anni da Gabriele Sanchini e sua moglie Cristina Leardini, la tabaccheria ha visto tante vincite negli anni, ma mai di questa portata. "Abbiamo avuto vincite da 10mila e 15mila euro al Lotto e 87mila euro al Superenalotto, ma mai nulla di simile con un Gratta e Vinci," spiega il titolare. La Lottomatica stessa ha contattato i proprietari per complimentarsi per la straordinaria vincita.
Sulla fortunata settantenne poco si sa, tranne che non sembrava essere un’assidua giocatrice. "Capitava qui un paio di volte al mese," riferisce il tabaccaio, che la descrive come una persona apparentemente senza difficoltà economiche. Secondo Sanchini, le giocate da 10 o 20 euro sono in genere tipiche di chi non ha grosse preoccupazioni finanziarie. In città è già partita la curiosità sull’identità della vincitrice. Intanto, questo tipo di gioco si conferma popolare, specialmente tra i pensionati e le persone sopra i 50 anni, che rappresentano il pubblico principale dei Gratta e Vinci. Per la tabaccheria Gabri, questa vincita rimarrà negli annali. "Siamo contenti," commentano i titolari, che però ammettono di non aver dormito la notte successiva a causa dell’adrenalina.
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