Zirkzee, l'esultanza gli può costare caro: squalifica in arrivo?

Non c'è mai tregua per Zirkzee al Manchester United, un'esperienza che sino ad ora non gli ha portato grandi soddisfazioni. Oltre alle problematiche in campo e al rapporto complesso con l'allenatore Amorim, l'attaccante olandese potrebbe ora trovarsi ad affrontare una questione assai spiacevole a causa dell'esultanza mostrata in occasione dell'ultima partita di campionato contro il Southampton. Un gesto sotto accusa che potrebbe causargli una squalifica, oltre a un rimprovero da parte del tecnico, con il quale attualmente i rapporti non sembrano idilliaci.

L’ex giocatore del Bologna è entrato in campo all’inizio del secondo tempo contro i Saints, giusto in tempo per prendere parte alla straordinaria rimonta della sua squadra, trainata dalla straordinaria tripletta di Diallo. In occasione di una partita sovvertita in modo così imprevedibile era comprensibile lasciarsi andare a manifestazioni di gioia esplosiva, ma Zirkzee ha superato i limiti consentiti dal regolamento. Diallo si è rivelato il grande protagonista della serata e ad ogni sua rete i compagni di squadra si sono precipitati verso i tifosi per festeggiare insieme il successo. Tre gol, tre esultanze entusiaste, ma una di queste potrebbe ritorcersi contro Zirkzee, comportandogli alcune giornate di squalifica e una multa assai onerosa. L'olandese è entrato sul campo al 53° minuto e si è lasciato trasportare eccessivamente, imitato da tutti, ma anziché unirsi agli abbracci con i compagni, si è rivolto ai tifosi toccandosi oscenamente il cavallo dei pantaloni. Un gesto inequivocabilmente osceno, suscettibile di sanzione disciplinare. La Federazione calcistica inglese (FA) infatti è severa in simili circostanze e non tollera alcuna celebrazione che possa risultare "provocatoria o derisoria in qualsiasi modo", secondo quanto recita il regolamento. Ora Zirkzee rischia una giornata di sospensione, come già accaduto ad altri giocatori trovatisi in situazioni analoghe, oltre a un’ammenda per il gesto non consentito.